De Luca non le manda a dire, e asfalta i 5 Stelle: “Non si governa con i ciucci”

Letta scende al Sud senza pulmino elettrico, perché si è scaricato alla prima tappa, insieme al Segretario. E allora a prendere la scena è Vincenzo De Luca, che a Taranto riesce a rubarla anche al padrone di casa Michele Emiliano.

Ed è il governatore della Campania che detta la linea, criticando, a modo suo, quella portata avanti dal collega pugliese. “Voi qui vi alleate con i 5 stelle” dice De Luca, “Vacci piano” gli risponde Emiliano.

Il governatore pugliese infatti, oggi sul palco con De Luca e Letta, solo tre giorni fa ha pubblicamente invitato a votare Conte e i 5 stelle. E ha giudicato suicida la scenta del Pd di rompere il campo largo, che in Puglia regge sulla base delle comuni posizioni populiste no tap, no triv, no ilva.

Ma De Luca incalza: “Conteormai sembra un turista svedese. Sei stato Presidente del Consiglio per tre anni su quattro di questa legislatura, mica puoi fare il turista”.

De Luca vede Conte “cambiato anche nell’abbigliamento. Ha tolto la pochette e ora sembra un tupamaro, aspetto solo che si metta la bandana. Non vorremmo tornare al primitivismo politico e agli ideologismi di dieci anni fa, cioè uno vale uno e noi siamo contro la casta, le èlite. Perchè la casta va sconfitta, ma un Paese senza èlite non va da nessuna parte. Non si governa con i ciucci al potere”.

Il discorso cade subito a Calenda: “dice cose molto belle, ma con chi pensa di farle? A che serve fare testimonianza? E’ stato eletto a Bruxelles con il Pd- dice De Luca- e poi se ne è andato. Calenda pensa di essere vincitore di concorso, noi non siamo portatori di voti di famiglia, ma debitori a un organizzazione”.

Poi però per attaccare i 5 stelle e il reddito di cittadinanza, difende la precedente misura del governo Renzi: “a Napoli ci sono 170 mila persone che prendono il reddito di cittadinanza, ed è stata scoperta una truffa da 5 milioni di euro spesi per chi non aveva nessun diritto. Non è che prima del reddito di cittadinanza non ci fosse nulla, c’era il reddito di inclusione che almeno dava la possibilità ai Comuni di controllare”.

Allora arriva la proposta: “serve il lavoro: 300 mila posti di lavoro nella Pubblica Amministrazione“. E visto che siamo a Taranto: “chiedo di modificare il Pnrr per inserire fondi per Ilva”. Cosa attualmente non prevista, e che quindi necessiterebbe di rinegoziare il Pnrr, proprio ha chiesto Giorgia Meloni, ma Letta la accusa per questo.

E quindi sulla destra, De Luca: “per me non ha senso parlare di fascismo, ma io non dimentico che quando eravamo impegnati nella vaccinazione, nella regione con più alta densità in cui ci sarebbe stata un’ecatombe, Meloni guidava a via del corso un corteo senza mascherina”. Finisce di parlare il governatore della Campania, si siede, e mette la mascherina. L’unico. Anche Letta lo guarda strano.

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