Daniele: “Se vuoi avere l’onore di parlare con un vero uomo, mi telefoni, non mi mandi un messaggio per poi farmi parlare con un fake, perché i quaqquaraqqua non mi hanno mai appassionato. La faccia ce l’hai… però l’abito non fa il monaco. Lo scrivo da garantista”

By Gaetano Daniele

Lo sappiamo: non andrebbe dato troppo spazio a chi straparla e a chi spara esternazioni provocatorie, soprattutto se fa di questo modo di stare al mondo una vera e propria bandiera. Bisognerebbe dimenticare soggetti del genere, cestinarlli, gettarli nel bidone dell’umido. Eppure, in democrazia, anche loro hanno il diritto di voto. Proprio come me. E quindi tocca concedere anche a loro il diritto all’oblio. Perché basta sentirli aprir bocca, per rendersi subito conto delle loro reali intenzioni. Il solito flipper con il multibal attivato. Il bello è che secondo questa figura, di merda, di cui non facciamo nomi né cognomi, i suoi amici, tra avventurieri nascosti, e pseudo amori sinceri, si sarebbero addirittura stancati di leggere ith24. Scusate? Ma siete stati veramente così coglioni da aver avuto il coraggio di iniziare a leggerci? E non vi vergognate?

Io capisco che c’è qualcuno che passa dal dire: “gli uomini? Nessuno è buono. Devono vedere chi gli mette la mano in culo a: se tieni duro poi vinciamo”. Cioè addirittura a convincerli. Se un uomo o una donna tiene realmente a te, si getta nel fuoco. Non ha bisogno di essere convinto. Ma io mi riferisco agli uomini, non ai quaqquaraqqua. Insomma, i soliti uappi di bocca… Con la bocca costruiscono Castelli di Sabbia incredibili, infatti poi ricorrono all’opera di convincimento. L’amore o il bene non si elemosina. Si rendono talmente ridicoli da non rendersene neanche conto. Ed è proprio qui che esce il loro ego. Le loro reali battaglie. Il loro fine. Il loro scopo. Il resto? Solo facciata.

Ma poiché oggi abbiamo un po’ di tempo che ci avanza, siamo entrati anche in zona gialla, scegliamo di soffermarci su questa tematica, quella dei chiacchieroni furfanti, perché chi ha carattere, fa paura. E anche perché l’amore che nutre qualcuno nei nostri confronti è accecante. La terapia non sta funzionando?. Per dimenticare qualcuno basta la forza di volontà. Non c’è bisogno di andare con 40 donne o 40 uomini per ottenere subito il risultato.

Perché secondo questa figura, di merda, più ci provoca, più scriviamo. E più scriviamo più c’è la possibilità di finire in gattabuia. Certo che certe fate ignoranti più che fate ignoranti sembrano stregoni. Altro che strategie. Una ne pensano e cento ne fanno pur di nascondere la polvere sotto al tappeto. Aiuto Aiuto Aiuto c’è un mostro che si aggira nei pressi di casa mia, ma che vuole da me, aiuto aiuto aiuto c’è un pazzo ricchione fascista nella minestra. Aiuto Aiuto Aiuto qualcuno mi aiuti. Lei può aiutarmi? Non ricevo una carezza da anni, sono triste, mi affaccio alla finestra e non il Cavaliere. Si si ti aiuto io, io so riconoscere un’anima libera. E che lavoro fai? Ah. Allora le giuro amore eterno. Attenti però, perché come disse la Brasiliana: “finito soldi, finito amore”. E questo per fortuna è un problema che non mi riguarda, perché io i soldi non li ho mai avuti. Che fortuna. Anzi. Fra un po torno anche da papà. Mi faccio foglio di famiglia, e magari trovo anche il tempo di frequentare una bella ragazza che accetti la mia onestà, perché io gli dirò tutta la verità. Però sarò categorico: due cuori e una capanna non mi appartiene. Se potrà garantirmi un futuro vado avanti, altrimenti desisto. Poi che sia bella o brutta che cazzo me ne frega. L’amore? Uuuuuuu….

Perché quello che va dicendo qualcuno (caro PM non stiamo facendo nomi, è un sogno) sì attesta tra il surreale ed il tragicomico, Tra una sceneggiata di Mario Merola con sottofondo una canzone di Enzo Bruno (zingarella), e una commedia di Eduardo De Filippo (Questi Fantasmi). Scegliete voi. Per non parlare che vorrebbero convincerci che il loro film preferiiti siano Ghost. Roba che solo un porticese emigrato all’estero poteva avere il coraggio di scrivermi addirittura in privato aizzandosi a conoscitore del mondo. Non avendo paura di offendere la mia persona per poi scrivermi: ho stima di te. Un fenomeno. È di Portici? Ho detto tutto. Non offendendo i porticesi che tra le altre adoro, uno dei miei migliori amici è proprio di Portici. Ma ci sono porticesi e porticesi, e quando becchi quelli come questo spirito libero, c’è da piangere e da rimpiangere di indossare i box.

Per fortuna i suoi monologhi vengono ripresi soltanto da pochi noti, qualcuno si è dissolto nell’aria, ma resta la puzza, ed altri, navigati conoscitori del mondo, sol perché l’hanno avuta al primo appuntamento da chi, in un momento di debolezza, l’avrebbe data anche al muratore di casa Vianello, se la tirano. La carne è debole. Anche se dopo un paio di to to sul culetto sembra aver capito che certe cose non si fanno più. Bisogna pensare alle cose serie. Meglio cozza che cavalluccio marino. Difatti spera di attaccarsi allo scoglio, devastando la Poesia facendo rivoltare nella tomba gli autori. E alle cozze non dimentichiamoci mai, che prima di mangiarle, bisogna toglierci sempre il 75% della sporcizia da sopra, Con la speranza poi che il frutto sia commestibile.

Nei ritagli di tempo, si divertono a denunciare falsi d’autore, accusandoli con ogni epiteto possibile, descrivendone in toto la loro personalità facendo autocritica. Come se si stessero guardando allo specchio.. per questo sono credibili. E sono così bravi che qualche tenero di cuore prende anche a cuore la finzione. A friggere il pesce si sente l’odore… E quello, il pesce, puzza senpre dalla testa. Anche se tra la preparazione di un’insalata e di un sartù, maledettamente annoiati, fingono anche di lavorare. Fingono, ma lavorano. Perché pure se lavorassero, se glielo domandi, rinnegano. Ma lavorano. Si o no? Plistingout! I love you… Sembra un rotornello di una famosa canzone.

Ambiscono a vedere dietro le sbarre i loro amici passando da ‘aguzzini’ a vittime in men che non si dica. Pulcinella al confronto è un principiante.

Anche se devo spezzare una lamcia a favore delle donne, il fatto di ballare con qualcuno, o di parlarci al telefono, di prendere un caffè insieme, e anche di decidere di lasciare insieme un locale pubblico non sancisce quasi un legame di amicizia e dunque condanni qualcuno a dover subire qualsiasi cosa, anche le avances. Perché se non vuoi che accada devi girare col burqa e non rivolgere la parola a nessun esponente del sesso opposto, sennò pare che ci stai, che vuoi essere, nella migliore delle ipotesi, sua amica. E tu, donna, non ne sei all’altezza. No questo no. Chi lo dice? Però ci sono donne che si sputtanano da sole e passano da aguzzini a vittime in men che non si dica.. Come dire: me la sono cercata io, ma ora paga tu per me. Insomma, un vergognoso degrado del proprio decoro, una pura e semplice bassezza morale. Non come quelle che scrivono “ci avete rotto il cazzo con questa morale” e poi se lo rimangiano perché altrimenti non potrebbero più fare le cozze sullo scoglio. Se lo pensi non temere giudizi altri. La morale non è un appuntamento: 3 giorni a settimana: lunedì, mercoledì e venerdì. Quelli sono i giorni in cui ricevono i legali. La morale è un’altra cosa. O ce l’hai oppure no.

Cancellano secoli di criminologia, diritto forense, indagini e inchieste penali, come quei milioni di casi di serial killer beccati soltanto dopo anni e anni proprio perché apparivano, alla comunità, come i classici ragazzi della porta accanto e dunque insospettabili, traditi, spesso, da piccolissimi dettagli scovati chissà come e dove.

Ma torniamo a noi. come detto, sono fenomenali. Dopo aver incassato il colpo riescono ancora a cacciare la testolina da fuori al sacco, e cantare: cip cip cip. Chissà cosa racconteranno poi se dovesse verificarsi il contrario di quello che sono andati a dire in giro con tanta foga. Chissà, siamo proprio curiosi. Ma non è che veramente hai accettato il mio consiglio di farci un figlio prima che scoppi la bomba? Io scherzavo. Mica vuoi fare la seconda vittima? Poi sono svegliato. E facendo mente locale di chi potrebbero essere i protagonisti del sogno, era una ragazza che frequentavo a Londra in una delle mie tante avventure. Quindi solo un sogno.

Pubblicato da edizioni24

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