Daniele: “Occhio al caldo, abbassa la pressione e aumenta le visioni. Se qualcuno sta per svenire o per perdere la testa, se la faccia prestare da qualche generoso”

By Giuseppe De Santis

“Quando hai un colpo di culo come portare un partito dai gradi di Bolzano a quelli del Sahara, sappi, che se non mantieni fede a quello che hai promesso e denunciato agli elettori, l’abisso del triangolo delle Bermuda è a uno tiro di schioppo. E non ti salveranno né Santi né Eroi tuttologi. Ovvero i Galli sull’immondizia”. Così Gaetano Daniele incalza Matteo Salvini.

La battuta è lapidaria, un epitaffio. “Salvini mi fa veramente scompisciare sotto dalle risate. Sta perdendo tutto, testa compresa. Dovrà per forza scendere dal piedistallo di cera, messo su dalle finte lacrime, e farsi prestare la testa da chi è più in grado di lui, cioè Meloni.

Cattivissimo, Gaetano Daniele. Esagerato. Arrogante. Uno dei pochi in Italia che scrive la verità, e questo fa paura. Molti cercano di imitarlo. Una britta copia. Anzi. Pessima: La verità? Ti fa male lo so. “Mi limito a descrivere un fatto oggettivo”. Quindi per me da oggi Giorgia Meloni è la leader del centrodestra? “Ovvio”. E Salvini? “Voi che direste di uno che parla ogni minuto e non riesce a farne una buona? Ha sostituito il fare con le chiacchiere e ormai non distingue più la realtà, è diventato un visionario. Dunque ha perso tutto. Soprattutto la testa. Non da oggi. Mi dispiace, persino. Mica ce l’ho con lui personalmente. Lui non sarà contento di quello che scrivo, per carità. Ma quello che dico io lo vedono tutti. Lo dicono tutti. Finanche i parenti. Bisognerebbe dirlo anche a lui. Datti una calmata. Ragiona. Fermati. Farglielo capire non è un atto di inimicizia, è quasi un gesto di affetto. È diventato paranoico. Vede mostri ovunque. Forse sentirà anche voci dall’oltretomba. E sono proprio quelle voci che lo stanno portando al manicomio”.

“A Napoli si dice: lievt a nanz. Fatti da parte che non è proprio cosa tua”. Glielo dicono quelli della Lega? “Chi gli vuole veramente bene, e dubito che ci sia qualcuno, dovrebbe consigliarglielo. Ma quelli della Lega non sono amici suoi, fanno politica. Quindi più che altro immagino che dopo aver consumato siano tentati di chiuderlo in una bottiglia e gettarlo a mare come Cola di Rienzo. Ma poi si guardano in faccia l’uno con l’altro e capiscono che non possono farlo. Allora meglio tenerselo un altro po, così, come una sagoma. Pronti poi a fare il tiro a bersaglio”.

Giorgetti, Zaia, Fedriga. Chi potrebbe sostituirlo? “Nessuno. Quindi se lo devono tenere ancora per un po’”. Si è riavvicinato a Berlusconi. “E non mi pare un segno di forza”.

Salvini ha attaccato anche l’Europa e la Bce. “Quando nin sai che cazzo dire, e le solite sxuse ti hanno consumato finanche la tromba di Eustachio, temti di portare il discorso da un’altra parte. Parlava di Castrocaro terme e di Ponza. Ma come pensi di poterlo fare? Nascondi un elefante sotto un guscio di noce?  E poi… S’è messo a parlare di economia, di Bce. Mah”. Mah? “Tutte cose che lui orecchia, di cui non sa nulla, di cui  probabilmente nemmeno gliene frega nulla e che tira fuori così, un po’ a caso, perché pensa che gli possa essere utile dirle. Solo che è sempre fuori tempo o contro tempo. La gente se ne accorge. Anzi, peggio: se n’è già accorta. E rimane perplessa. O addirittura ride, che è persino peggio. E il guaio, guardate, è che Salvini va avanti così da quasi tre anni. Fedele a un copione ripetitivo”. Per esempio? “Un giorno descrive Medvedev come un uomo di pace, e quello due giorni dopo minaccia l’atomica contro l’Europa”.

Sfortuna. “No, è fesso. Ignora. Devi sapere di che cosa stai parlando”. E’ incontinente. “Lui è riuscito a portare la Lega dal 4 al 34 per cento. E quando uno ha un colpo di culo così, pensa di essere un genio. Ovviamente non è vero. Però lui non lo sa. Perché sono più le cose che non sa che quelle che sa. Quindi pensa: come sono arrivato al 34 per cento una volta posso farlo di nuovo. Di conseguenza le prova tutte. E fa cazzate una dietro l’altra”. Afflitto dall’ansia di risalire la china. “Dalla mattina alla sera. Ventiquattrore su ventiquattro. Ininterrottamente. Circondato poi da gente strana, casi patologici, casi umani o personaggi da commedia all’italiana”. Tipo Capuano?. “Ecco appunto. Dimmi chi ti accompagna e ti dirò chi sei”.

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