By Ith24
Le proteste a Napoli dopo il lockdown? “Il pericolo del covid è fortissimo, preoccupa come i molteplici dpcm confusionari di Conte. Ma quando è in pericolo anche mettere insieme il pranzo e la cena, diventa difficile fare una scelta. Bisogna capire la gente di Napoli, Quando uno ha bisogno di mangiare perché ha fame, sfida anche il covid. Un po come il lupo quando non mangia da giorni, può diventare molto pericoloso”.
E ancora: “Napoli è una città caotica, dove il lavoro regolare è minoritario, e le persone devono tirare anche a campare. Anche se il fine non giustifica i mezzi, intendiamoci: ma se vogliamo capire la realtà dobbiamo tenere conto anche di questi aspetti. Conosco abbastanza bene la città, vive nel caos in periodi normali, figurati col covid che allegria. Io li capisco. Anche perché questo è frutto di anni di totale negligenza da parte delle istituzioni”.
Infine: “Bisogna tenere conto però che Napoli non è Milano. Molti hanno il lavoro nero, quindi se tu impedisci di fare anche quello muoiono di fame: è chiaro che sono leggermente imcazzatii. Come dargli torto?. Del resto se ci sono persone che faticano a guadagnarsi venti euro in un giorno e ora non possono più fare neanche quello, è chiaro che sono in estrema difficoltà e le difficoltà alimentano la disperazione. E la disperazione se non viene tamponata con fatti, rischia appunto di fare acqua da tutte le parti. Conte non veda di fare la fine di Masaniello, aiuti, nell’immediato, le fasce più deboli”.
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