Daniele: “L’accozzaglia di sinistra attaccata con lo scotch per abbattere il centrodestra, sarà uno dei flop più grandi di sempre. Un boomerang da far paura”

By Gaetano Daniele

La poltrona color porpora può andare alla testa, ma anche di traverso. Se la si vuole a tutti i costi può avere l’effetto boomerang: ti torna in faccia e può lasciare il segno. Altro che spada di Damocle e sabotaggi vari. Qui siamo alle comiche: “Stanlio & Ollio”. Sfruttate la fantasia, e provate ad immaginare chi riveste i panni di Ollio…?

Ma cosa accade tra le stanze damascate dei palazzi della politica? Cosa si sussurrano i deputati tra un caffè e l’altro? A Roma non ci sono segreti, soprattutto a La Buvette. Un podcast settimanale per raccontare tutti i retroscena della politica. Gli accordi, i tradimenti e le giravolte dei leader fino ai più piccoli dei parlamentari pronti a tutto pur di non perdere il privilegio, quella famosa poltrona color porpora. Il potere. Ognuno gioca la propria partita, ma non tutti riescono a vincerla. A salvarsi saranno davvero in pochi, soprattutto dopo il taglio delle poltrone. Il gioco preferito? Fare fuori “l’altro”. Il parlamento è il nuovo Squid Game. Experience. Forse è giunto il momento di rivederla.

Letta, Calenda, Di Maio, Fratoianni, Bonelli. Ecco a voi l’armata Brancaleone. Sono attaccati con lo scotch, l’uno all’altro pur schofandosi… Tutti insieme appassionatamente con l’obiettivo primario di assicurarsi un seggio in parlamento e poi per battere il centrodestra. Ma la coalizione rosa sembra tutt’altro che compatta. Anzi. Le divisioni pesano, le corna già sono arrivate, prima del tempo, ma negano. E i ai cornuti piace abboccare pur di alzare la gamba e sedersi in quella poltrona, soprattutto, si vedono. Ora i seggi sono spartiti, va tutto bene. Si, come no: Madama la Marchesa.

L’armata Brancaleone: Leon Leon Leon

È una coalizione per rimanere dentro. Senza un comune denominatore dato da valori, da programmi. Sono insieme attaccati con la colla soltanto con l’obiettivo di portare a casa la pagnotta. Non esistono nobili ideali dietro questa accozzaglia. In alcuni casi solo la sopravvivenza, in altri l’irrilevanza, in altri ancora il posto fisso. Sembrano tanti paramani. Altro che futuro dell’Italia, l’ammucchiata capitanata da Letta che veste i panni di Brancaleone da Norcia pensa a sé e ai propri interessi.

Le poltrone sono poche come il tempo che ci separa da qui al 25 settembre. E la coalizione di centrosinistra ha dato in mano a Luigi Di Maio, il neo Taccone dell’armata Brancaleone, le insegne da issare alte verso il cielo. Peccato che siano vuote da ogni ideale e credo: “Nu piatt vacant”…

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