
By Gaetano Daniele
Partiamo col dire che oggi giorno farsi i cazzi propri è diventato veramente difficile. Questa trascorsa è stata veramente una settimana inquietante, segnata dalle spiate di un anonimo funzionario di Intesa Sanpaolo che si è messo a ficcare il naso nei conti correnti del premier Giorgia Meloni e delle più alte cariche dello Stato, la sinistra si mette a giocare sulla pelle degli italiani chiedendo più tasse, annunciando nuove mobilitazioni e, soprattutto, minimizzando le violenze di piazza. Una strategia pericolosa che, a lungo andare, rischia di portare alle estreme conseguenze uno scontro politico che, dal 22 ottobre 2022, si è fatto via via sempre più aggressivo.
Ma partiamo dalla coda. C’è da ridere per non piangere. E quando si vuole andare sul sicuro, chi più di Maurizio Landini che, nonostante la manovra economica non sia stata ancora scritta, l’ha criticata. Certo, se ne fa un gran parlare. Ma il governo non ha ultimato nemmeno la bozza della bozza. Eppure il numero uno della Cgil che fa? Parte all’attacco. “La Meloni vuole portare a sbattere il Paese”, accusa. E poi – guarda un po’ – corre a rispolverare la narrazione della “svolta autoritaria” del governo. Ma soprattutto vaneggia su tagli immaginari “a sanità, istruzione, ricerca, previdenza, contratti di lavoro pubblici, enti locali, investimenti”. E profetizza pure: “La prossima legge di Bilancio inaugurerà una lunga stagione di rigore”. Il tutto per tornare, quanto prima, in piazza con uno “sciopero generale” che finalmente giustifichi il suo ruolo a capo del sindacato rosso. Si scrive sciopero ma si legge processo alle intenzioni. Che non esistono se non in testa a Landini.
Purtroppo Landini non è il solo a sparare cazzate sulla manovra. Conte, per esempio, parla di “nuove tasse”. Il Pd fa partire la campagna di disinformazione usando l’hashtag #TassaMeloni. La verità, però, è un’altra. L’unica tassa proposta questa settimana è l’euro-patrimoniale sponsorizzata dalla sinistra, italiana ed europea. Ma non importa se la verità è un’altra, in giro, c’è ancora qualche coglione che ci crede.
Il Conte Dracula, cioè colui che vorrebbe mettere le mani nelle tasche dei contribuenti, è il Partito democratico che da una parte accusa la Meloni di spremere gli italiani e dall’altra, con la sua segretaria, sponsorizza una super imposta sui patrimoni a livello europeo. Stessa narrazione, a Strasburgo, anche da parte degli altri partiti socialisti. Tra tutti i fan delle gabelle più inique, però, il più fantasioso è sicuramente il verde comunista Nicola Fratoianni, che chiede più tasse “per evitare la catastrofe imminente” senza spiegarci a quale catastrofe stiamo mai andando incontro. Che poi, va bene che in passato abbiamo avuto persino un ministro dell’Economia che si affannava a spiegarci quanto sia bello dare i nostri soldi allo Stato, ma tutta ‘sta passione per la patrimoniale è a dir poco incomprensibile.
Ma il fiore all’occhiello, al di là della manovra economica che ancora deve uscire, resta Elly Schlein, che minimizza le violenze dei pro Palestina. Le immagini delle manifestazioni dello scorso fine settimana le abbiamo viste tutti: sotto i vessilli di Hezbollah, facinorosi con il volto travisato hanno lanciato molotov e bombe carta, usato i cartelli stradali per picchiare, fatto volare le mani. Bollettino medico finale: 54 agenti feriti. Insomma, un bollettino di guerra. Eppure Elly ha avuto il coraggio di dire che “in quella piazza c’erano tanti ragazzi che volevano semplicemente trovare un luogo dove manifestare per la pace”. “Afaccrocazz”. E non contenta ha pure aggiunto che, al netto degli scontri, “la manifestazione è stata, per fortuna, perlopiù pacifica”. E per fortuna che è stato un corteo pacifico. Altrimenti, oltre ai contusi, ci sarebbe scappato pure il morto. A questo punto viene da chiedersi se la Schlein è al corrente che da inizio anno nelle manifestazioni “pacifiche” organizzate dalla sinistra a sostegno della causa palestinese sono rimasti feriti almeno 200 agenti. Se non lo sa, glielo dico io.
E, anziché minimizzare, la invito di dire “basta” a questa insana violenza prima che sia troppo tardi. Purtroppo, però, temiamo che lei, questi numeri, li sappia eccome. Ma preferisce non vederli. E, col cuor leggero fischietta e cantare… anzi reppa con J-Ax degli Articolo 31. Evvaiiiiiiii!!!!!!!!!