Daniele: “In Cina fanno la quarantena preventiva, in Italia pensano alla movida”

By Gaetano Daniele

L’Italia, dopo la Cina, risulta il Paese con il più alto numero di contagi. Per non scrivere dei morti. Anche se per grazia di Dio, aumentano anche i guariti.

Questo virus non sta scansando nessuno: medici, infermieri, politici, giornalisti, calciatori e uomini di spettacolo. Nessuno è immune al Coronavirus e, secondo gli esperti viologi, in alcune regioni del Sud, il brutto, altro che bello, deve ancora arrivare.

Da parte del governo nazionale, abbiamo assistito ad un Premier Conte confuso. In meno di due settimane, è passato dal dire è tutto sotto controllo, a chiudiamo l’Italia. Ciò a dimostrazione che l’italia non è pronta a queste emergenze.

E pure, da incompetente, sono settimane che scrivo, anche attraverso i miei collaboratori, che questa epidemia era una cosa seria e non andava sottovalutata.

Invece abbiamo assistito a fuge di notizie su pseudo decreti stringenti, con la conseguenza di uno spettacolo vergognoso da parte di persone irresponsabili che hanno, per paura, preso d’assalto la stazione Centrale di Milano, per raggiungere i loro familiari al sud, non curanti di esportare indirettamente un virus che già di per se sta facendo danni. Se Xi Jinping mette in quarantena 60milioni di persone e limita trasporti e spostamenti per il rimanente miliardo e tre, un motivo ci sarà.

In Cina, si mettono in quarantena preventiva, un popolo che non ha soltanto obbedito alle direttive, ma ha capito la gravità e si è comportato con un senso civico che da noi ce lo sogniamo. Prendiamo esempio da loro, invece di pensare alla movida.

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