Daniele: “Conte? Per carità. Si crede onnipotente perché gli italiani sono fessacchiotti, ma tra qualche giorno ci saranno le uscite di massa. Ci aiuti a guarire prima, si dimetta”

By Gaetano Daniele

Il Premier Conte, incompetente sotto tutti i punti di vista, parla di Fase 2 quando in Italia non è partita neanche la Fase 1. Infatti, anche sugli aiuti economici promessi ad inizio marzo, solo ieri (15 aprile) sono partiti i primi bonifici. Finalmente la carità sta arrivando a destinazione, anche se ad oggi si contano un migliaia di bonifici. Risultato che Conte, con gli italiani, si può permettere di fare e di dire qualsiasi cosa. Tanto, noi italiani, siamo un popolo buono.

Ma per Conte il progresso c’è stato, ha dissigillato le cartolibrerie in alcune regioni, come se gli italiani, fessacchiotti, nel senso buono della parola, si nutrissero a pane e gomma cancellina. Del resto, per uno che di politica economica non capisce un cazzo, è pur sempre un passo avanti.

Ma il povero Conte predica nel deserto e litiga con tutti, perfino con Enrico Mentana che in pratica lo ha mandato a fare in c**o… Motivo: Conte credeva di essere il duce e pretendeva di impartire ordini pure ai giornalisti, stabilendo ciò che occorre mandare in onda e ciò che invece andava censurato. Il virus ha infettato altresì il cervello di coloro che sono chiamati a guidare la macchina dello Stato.
In Italia monta un pandemonio che la popolazione non regge più. Siamo entrati nella pandemia per primi, e se tutto va bene, ne usciremo per ultimi cantando bella ciao difronte allo schermo piatto guardando l’avanzata delle Sardine. Che Paese strano, a volte l’Italia. Ma per fortuna il mio era solo un incubo. Infatti, segnali di ribellione si registrano qua e là. Per adesso gli italiani buoni sopportano, ma tra un po’ uscirà in massa da casa e i controllori non controlleranno più un cazzo, cosicché il caos sarà assicurato, e Conte dovrà per forza fare le valigie. Siamo blindati da oltre un mese e mezzo e nel frattempo osserviamo che in altre nazioni si procede alle fasi successive senza intoppi.

Uniti si vince un cazzo. La loro incompetenza ci ha portato a fin dove siamo, ed ora, sempre per la loro incompetenza ci hanno condannati agli arresti domiciliari senza darci risposte serie, e ciò ci innervosisce molto. Hanno voglia le tv di ripetere che uniti si vince, se restiamo barricati entro le mura domestiche, si vince un cazzo. Non è lecito lavorare, lo stipendio non arriva, i contributi in moneta promessi a chi non ce la fa a campare non giungono poiché Roma è stata ladrona e per gjunta in bolletta, avendo speso denaro a prestito per finanziare il reddito di cittadinanza a chi non ha mai fatto un giorno di lavoro in vita sua, il quale ha comportato inoltre uno spreco di risorse già esigue a causa della mancata spending review. E se non fosse stato per quel maledetto reddito di cittadinanza (voto di scambio) col cazzo ci rutrovavamo Conte Premier, Casalino del grande Fratello vice premier e Di Maio agli Esteri. Anzi. Per loro ancora oggi è come vivere un sogno, d fin quando non vengono svegliati, questi continuano a fare danni irreparabili.

Per fortuna c’è la Caritas che provvede a fornire pasti caldi ai poveri, sempre più numerosi, e ci sono tanti privati disposti a elargire fondi in beneficienza. Altrimenti il problema principale sarebbe la fame.
Ovvio che in tempi duri di virus sia necessaria molta prudenza onde evitare nuovi contagi, tuttavia è altrettanto reale che se ci rifiutiamo di riavviare fabbriche e negozi per guadagnarci il pane, il nostro futuro e il nostro presente ci riserveranno una esistenza grama. Che saremmo disposti a sopportare qualora almeno Conte si togliesse dalle palle per lasciar spazio ad una vera squadra di governo.

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