By Gaetano Daniele
È passato circa un mese dall’annuncio della vera e propria guerra al Covid-19. E, ahimè, debbo sottolineare, che il governo non solo non ha mosso un dito per aiutare medici ed infermieri in prima linea, che fino a ieri hanno denunciato la carenza di mascherine nei reparti più a rischio, ma nulla è stato fatto per quei milioni di persone, liberi professionisti, commercianti, piccole e medie imprese. Anzi. Per loro, non c’è stato nemmeno il rinvio delle scadenze fiscali. Negli ultimi giorni la stretta è stata più forte, sia per il nuovo decreto governativo che per i provvedimenti adottati a macchia di leopardo da Regioni e Comuni.
Per dirla tutta, c’è voluta una settimana per varare il primo intervento economico del governo che cercava di tappare un buco, quello dell’economia, che perdeva acqua da tutte le parti.
Dalla teoria dei 25 miliardi da spendere, siamo rimasti fermi alla teoria, perché di quei soldi non si è visto ancora un centesimo. E quei 600 euro che dovrebbero coprire marzo sono meno dei redditi di cittadinanza erogati, peraltro nessuno degli aventi diritto li ha ricevuti. Se tutto va bene, come preannunciava il presidente dell’INPS, verranno erogati solo ad inizio aprile. Se tutto va bene. E se il buongiorno si vede dal mattino, dubito che andrà tutto per il verso giusto. È ingiusto che lo Stato si comporti così con i cittadini. Ha chiuso tutto, deve tamponare in tempo reale le ferite che i decreti della presidenza del Consiglio dei ministri hanno inferto a tutto il sistema produttivo. Perfino la Gran Bretagna che sembrava all’inizio minimizzare la portata del virus, e che ha più di un problema finanziario in seguito alla Brexit, nella notte fra venerdì e sabato ha varato un pacchetto di misure economiche che fa impallidire quelle balbettate dal governo italiano. La stessa Francia, come la Germania e l’Olanda. Tutte unite intorno al loro popolo.
In questi ultimi giorni si parla di numeri sui contagi che fanno presumere una prima efficacia reale della decisione di chiudere progressivamente tutta l’Italia. Sono piccoli segnali che debbono essere confermati nei prossimi giorni, ma ci sono. Anche se non ci credo. Non mi convince il fatto che siano presenti generali, colonnelli e tenenti colonnelli russi sul suolo italiano. Esperti militari del settore NBC. Ma andiamo avanti.
La libertà portata via, in un modo o nell’altro ce la riprenderemo. Il lavoro e le imprese disintegrate in questo tempo purtroppo no. Ed è per questo che il governo Conte, soprattutto in questo momento, deve garantire sicurezza e stabilità economica. Viceversa, sarà la fine.