Daniele: “Buonisti con il culo degli altri. Fidatevi solo di voi stessi. Quei poveri migranti in balia delle palle degli stati membri. Parlano di accoglienza e solidarietà e poi ce li rispediscono in Italia a calci in culo”

By Gaetano Daniele

Fidatevi solo di voi stessi, delle vostre capacità. E attenetevi ai fatti. A ciò che assistiamo. Ad esempio ieri sera, mentre mangiavo una pizzetta presso una rosticceria del posto, una donna di colore con un bambino nella carrozzina, mi ha teso la mano. Guardando quel bambino mi si è bloccato il mangiare in gola. Gli ho offerto una pizza e una bottiglia d’acqua. Quel volto di quel bambino ce l’ho ancora impressa nella mente. Spaesato. Mi fissava senza togliermi gli occhi da dosso. Chissà cosa vedeva in me e cosa pensava. Ho posto alla donna una domanda: come sei arrivata in Italia? Mi ha detto: pagando 2 mila euro. Ora gira per le strade chiedendo l’elemosina. Questa che accoglienza è?

Semto parlare del diritto del mare, ma che cazzo significa? Sono contrario al diritto del mare e allo spirito di solidarietà europea. Deve. Deve aprirsi a tutti. Ma non esiste alcun contratto che vincoli il nostro Paese ad allargare le braccia a centinaia di migliaia di migranti che pagano cifre astronomiche, molti dei quali non vivendo in paesi di guerra. Persone per di più caricate a bordo di navi battenti bandiera di altri Stati membri dell’Unione, le quali imbarcazioni pretendono di approdare tutte nei nostri porti scaricando quegli esseri umani (non a gratis) che i Paesi della bandiera non sono disposti ad accogliere. Nessuno vuole gli immigrati ma tutti ci giudicano se siamo noi a rifiutarli. Ad esempio per non rivtrovarceli per le strade a chiedere l’elemosina. Nella peggiore delle ipotesi rimanerci secchi come quel neonato di appena 20 giorni. Che paradosso. Che paraculi. Che business.

Sento ripetere ormai ogni giorno a politici e commentatori di sinistra che l’Italia sarebbe egoista, indifferente, chiusa. E che la Germania invece sarebbe generosa, pronta a spalancare le frontiere a chiunque, lo stesso varrebbe per la Francia. Tuttavia sta di fatto che i clandestini provenienti da altri continenti, ossia da Africa e Asia, siamo sempre noi a recepirli. Ormai l’illegalità è diventata costume. Basti considerare che dal primo gennaio all’8 novembre sono sbarcati sul nostro suolo 88.670 migranti, con punte di quasi 17mila approdi.  Gli extracomunitari che prediligono questa maniera di introdursi in Italia, dal momento che da queste parti è possibile, provengono soprattutto da Egitto, Tunisia, Bangladesh. Nella stragrande maggioranza dei casi, ribadisco, non si tratta di rifugiati, bensì di migranti i quali si affidano alla criminalità per raggiungere il bel Paese.

Si critica altresì, che questa massa imponente di persone non intenda mica vivere in Italia ma intenta a raggiungere altri Paesi. E chi se ne frega delle loro intenzioni? Conta il risultato: chi prova ad andare altrove viene rispedito qui, a calci in culo. Cosa che i francesini, che si scandalizzano per la condotta del governo Meloni, compiono abitualmente. Gli esecutivi di sinistra non hanno fatto altro che erodere la nostra sovranità.. La vera solidarietà consisterebbe nel contribuire affinché non gravi solamente sul Bel Paese l’onere di accogliere e gestire quasi ventimila clandestini al mese. E la cosa che mi scandalizza di più è la CGIL in piazza in loro difesa, quando non è più in grado di difendere i loro lavoratori.

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