Bomba al tribunale di Pisa, gli anarchici rivendicano: “Sostegno a Cospito. Arriviamo ovunque”

E stata rivendicata da una sigla di anarchici la bomba artigianale trovata giovedì mattina al Tribunale di Pisa e rimasta inesplosa per una casualità. Nel comunicato, firmato dal “Gruppo di Solidarietà Rivoluzionaria – Consegne a domicilio Fai/Fri” e diffuso via web, si parla di un’azione a sostegno di Alfredo Cospito

«La notte del 21 febbraio abbiamo collocato un ordigno esplosivo nella porta di servizio del Tribunale di Pisa. Non sappiamo se la deflagrazione sia avvenuta, ma ci teniamo a sottolineare che quest’azione assume un’importanza non da poco: abbiamo dimostrato che è possibile avvicinarsi ai palazzi del potere e colpire», si legge nel documento che è accompagnato da un testo sulla nascita della Fai, la Federazione anarchica informale, la stessa di cui Cospito è ritenuto ispiratore e le cui bandiere oggi erano presenti al corteo di Milano contro guerra e carovita.

Gli anarchici, dunque, alzano ulteriormente il tiro. La bomba, individuata da alcuni passanti nei pressi degli accessi carrabili del Tribunale, era costituita da un grosso petardo all’interno di una bottiglietta di plastica piena di liquido infiammabile e un pezzo di carta usato come miccia attaccato a una bomboletta a gas da campeggio. Secondo quanto constatato dagli artificieri intervenuti sul posto, c’era stato un tentativo di attivarla, ma non è esplosa perché la miccia si è spenta prima di arrivare alla bottiglietta. Dunque, l’azione era mirata a provocare la deflagrazione.

Sul caso indaga la Digos sotto il coordinamento della Procura di Pisa. Pur in assenza di rivendicazioni immediate, la pista anarchica era stata da subito presa in considerazione dagli investigatori, che hanno acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza del Tribunale e di quelle urbane della zona. Nei primi si vedono due persone incappucciate mentre depositare l’ordigno.

Di «fatto di una gravità enorme» ha parlato il deputato pisano della Lega, Edoardo Ziello, sottolineando che «ci troviamo di fronte, purtroppo, all’ennesimo gesto che conferma che con i violenti non si debba scendere a patti» e auspicando che «al più presto gli autori di questo gesto indegno e che vengano garantiti alle patrie galere». «La deriva della campagna anarchica a favore della liberazione dal 41bis di Alfredo Cospito sta assumendo contorni sempre più preoccupanti e richiede la massima inflessibilità a tutela delle istituzioni e della sicurezza dei cittadini», ha aggiunto il senatore toscano del Carroccio, Manfredi Potenti, ribadendo il «massimo sostegno all’azione del governo sul caso Cospito».

Pubblicato da edizioni24

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