Csm, Valentino fa dietrofront e ritira la candidatura: “Il fango non può scalfire la mia onestà”

Cambio in corsa nell’elezione dei 10 membri laici del Consiglio superiore della magistratura (Csm). Ad effettuarlo è Fratelli d’Italia, sostituendo il nome di Giuseppe Valentino, penalista, già parlamentare e presidente della Fondazione “Alleanza nazionale“, con quello dell’avvocato Felice Giuffrè. È stato lo stesso Valentino a ritirarsi dalla competizione dopo che l’edizione online di Repubblica lo ha indicato come indagato (non è dato sapere quale sia il reato ipotizzato) dalla procura di Reggio Calabria nell’ambito del processo Gotha. L’ex-sottosegretario è uscito di scena con parole di fuoco. Queste: «Per quanto vergognosa, inconcepibile e bugiarda nessuna palata di fango potrà mai scalfire la mia credibilità, la mia onorabilità e la mia onestà. Ritiro per questo motivo la mia candidatura al Csm».

A strumentalizzare il siluro del quotidiano di Largo Fochetti sono stati i 5Stelle, chiedendo un chiarimento a FdI, prontamente accordato e che sembrava aver sortito effetti distensivi. Ma Valentino non ne ha voluto sapere e ha ritirato la candidatura. Durissime le prese di posizione degli esponenti di FdI. Il capogruppo al Senato, Lucio Malan, ha bollato «come falsa ed ingiuriosa la notizia» su Valentino «che da galantuomo quale è ha ritirato la sua candidatura». In perfetta sintonia l’omologo alla Camera Tommaso Foti, che non ha mancato di evidenziare come la notizia, «priva di reale sostanza», sia uscita «non a caso, solo a votazione iniziata». «La nota onorabilità di Valentino – ha detto ancora Foti – non può essere intaccata da una macchina del fango a orologeria che solo un finto fronte “progressista” può attuare».

Di «macchina del fango» e di «attacco ad orologeria» parla anche Antonio Giordano, deputato di FdI ma soprattutto vice di Valentino in seno alla Fondazione An. «Da vero uomo delle istituzioni – ha rimarcato – avrebbe accettato di andare al Csm solo senza alcuna ombra». La montatura, invece, lo ha indotto a fare un passo indietro. «Perché noi siamo così – ha rivendicato Giordano -. Di fronte ad attacchi vergognosi uomini onesti non possono che avere un atteggiamento del genere. Valentino ha ritirato la sua candidatura al Csm ma per noi resta un gigante di onestà, probità e di professionalità. A lui – ha concluso il parlamentare – va la mia piena e totale solidarietà».

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