Csm, la riforma spacca tutto.. maggioranza al palo. Il Pd attacca Lega e Iv: “Ambiguità inaccettabili”

Fisco e giustizia rovinano il sonno a Mario Draghi. Alle prese con il niet della Lega e di parte dei 5Stelle. Sulla riforma del Csm sono scintille con il Carroccio e i renziani a remare contro.

“Ancora non ritirano emendamenti su cui c’è parere contrario governo. Siamo a un passo dal completamento del percorso per arrivare all’approvazione di un’importante riforma del Csm”. Così Anna Rossomando, responsabile giustizia del Nazareno. “È stata raggiunta un’intesa. Ma un grande nodo politico resta ancora aperto. Due forze politiche di maggioranza, Italia Viva e Lega, ancora non ritirano gli emendamenti sui quali c’è parere contrario del governo. E resta ambiguità su come voteranno in commissione. Questo non è accettabile”.

L’intesa faticosamente raggiunta nella maggioranza prevede  un solo passaggio di funzioni, tra pm e giudice e viceversa. Entro 10 anni dall’assegnazione della prima sede. Escluso quindi il periodo del tirocinio iniziale. Ma il limite decennale non vale verso il settore civile. È questa la direzione dell’accordo sui contenuti della riforma del Csm e dell’ordinamento giudiziario raggiunto dalla maggioranza con la ministra della Giustizia, Marta Cartabia.

Forza Italia è soddisfattaE si sfila dalla posizione del Carroccio. “Questa è una due giorni di orgoglio azzurro per il grande lavoro che stiamo facendo. E sulla giustizia stiamo raggiungendo dei risultati davvero straordinari”. Così il  responsabile azzurro del dipartimento Giustizia, Pierantonio Zanettin. Che è intervenuto a ‘L’Italia del futuro’, la due giorni organizzata a Roma da Forza Italia. Nell’accordo raggiunto oggi – dice –  passano due obiettivi storici, ultra ventennali, di Forza Italia. “Porte girevoli bloccate per i magistrati che fanno politica. Non torneranno più a svolgere ruoli nella giurisdizione. Passa anche la separazione delle funzioni”. Antonio Tajani è meno “tifoso”. Forza Italia vuole una “vera riforma del sistema elettorale del Csm per evitare che le correnti continuino a condizionare la giustizia”. Intanto l‘Anm si prepara a incrociare le braccia. In un’intervista rilasciata a un importante quotidiano il Presidente dell’Associazione nazionale magistrato si dice pronto allo sciopero sulla riforma del Csm che si sta disegnando.

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