Covid, passa la fiducia ma in Aula volano stracci. Meloni: “Pretendiamo rispetto” (Video bagarre)

Bagarre in Aula, alla Camera, dopo che il governo, come annunciato ieri, ha posto la fiducia sul decreto Covid, che contiene tra l’altro l’obbligo vaccinale per gli over 50. I deputati di Alternativa hanno occupato i banchi del governo e lanciato in aria fogli, colpendo ripetutamente il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, che stava dando lettura della disposizione. Il voto è atteso per la mattina di domani, poi il provvedimento deve passare al Senato per essere convertito entro l’8 marzo.

«Abbiamo occupato i banchi del governo perché siamo stanchi dell’abuso del ricorso alla questione di fiducia da parte dell’esecutivo. Vogliamo discutere in aula, con i tempi previsti dalla democrazia questo decreto che riguarda il prolungamento dello stato d’emergenza e l’obbligo di vaccinazione per gli over 50», hanno spiegato i deputati ex grillini. «Abbiamo provato in tutti i modi a chiedere al governo di non calpestare il Parlamento e l’unico modo che ci rimane per impedire che gli italiani vengano vessati senza la possibilità di tutelarne i diritti – hanno concluso – è quello di opporci fisicamente all’ennesima porcata dei peggiori».

Questa nuova apposizione di fiducia è stata stigmatizzata anche da FdI: «Rappresenta – ha sottolineato Giorgia Meloni –l’ennesimo sfregio del governo Draghi al Parlamento». La leader di FdI ha quindi ricordato che «esecutivo e maggioranza hanno applaudito il richiamo del Presidente Mattarella sulla centralità delle Camere, ma lo hanno già dimenticato e chiuso nel cassetto». «Un altro segnale della debolezza del presidente del Consiglio e di questa maggioranza, che – ha proseguito Meloni – pur disponendo del 95% delle forze in Parlamento non riesce ad andare d’accordo su nulla e va avanti a colpi di fiducia».

«Il governo compie una scelta molto grave, perché riguarda un provvedimento che calpesta l’articolo 1 della Costituzione e nega a centinaia di migliaia di cittadini il diritto di lavorare. Fratelli d’Italia – ha concluso la presidente del partito – pretende rispetto per gli italiani e per il Parlamento».

Pubblicato da edizioni24

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