Covid, l’ok del Ministero alla quinta dose: ecco per chi è raccomandata e chi può chiederla

Raccomandata per gli over 80, gli ospiti delle Rsa e i fragili per gli ultrasessantenni e aperta ai sessantenni che ne faranno richiesta. Il ministero della Salute ha emanato la circolare sulla quinta dose di vaccino anti Covid, sottolineando anche «l’importanza di considerare la possibilità di co-somministrare il vaccino antinfluenzale» e aprendo alla «somministrazione concomitante» con altri vaccini, a esclusione di quello per il vaiolo delle scimmie.

«Al fine di realizzare un ulteriore consolidamento della protezione conferita dai vaccini nei confronti delle forme gravi di Covid-19, e nel rispetto del principio di massima precauzione, si raccomanda un’ulteriore dose di richiamo con vaccino a mRna bivalente, a favore delle persone di età maggiore o uguale a 80 anni, degli ospiti delle strutture residenziali per anziani e delle persone di età maggiore o uguale a 60 anni con fragilitàmotivata da patologie concomitanti/preesistenti, che hanno già ricevuto una seconda dose di richiamo con vaccino monovalente, una volta trascorsi almeno 120 giornidalla stessa o dall’ultima infezione da Sars-CoV-2», si legge nella circolare firmata dal direttore generale della Prevenzione, Giovanni Rezza, in cui si riporta una nota congiunta del dicastero, con Consiglio superiore di sanità, Agenzia del farmaco Aifa e Istituto superiore di sanità.

Finora la quinta dose era raccomandata solo per i soggetti particolarmente fragili a causa di patologie pregresse, trattamenti farmacologici e trapianti. L’estensione della raccomandazione arriva, si legge ancora nella circolare del ministero della Salute, in relazione al contesto epidemiologico che «presenta un’aumentata circolazione del virus Sars-CoV-2 contestuale all’incremento dell’indice di trasmissibilità sopra la soglia epidemica». Il bollettino sull’andamento della pandemia in Italia ieri registrava 13.439 nuovi casi e 93 i morti in 24 ore e un tasso di positività al 16% su 84.220 tamponi processati, tra molecolari e antigenici. Sul fronte ospedaliero, i pazienti in terapia intensiva sono due più di ieri per un totale di 254, mentre i ricoverati nei reparti ordinari sono 213 in più, per un totale di 6.928 pazienti.

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