Covid, calano i contagi: 12.919, ma aumentano i morti: 417. Johnson & Johnson annuncia il vaccino per il 16 aprile

Covid, sono 12.916 i nuovi contagi e 417 morti. Ma una buona notizia ora c’è: nella lotta la virus ora arriva anche il vaccino Johnson & Jonhson: sarà in Italia dal 16 aprile. Del resto, «siamo in guerra». Lo ha detto il capo della Protezione Civile nazionale, Fabrizio Curcio, nel giorno dell’inaugurazione dell’hub vaccini alla Fiera di Genova. Lo ribadisce ogni giorno il bollettino della stessa Protezione Civile. Che oggi aggiorna i suoi dati ai 12.916 nuovi contagi da coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore, che portano a un totale, da febbraio scorso, di 3.544.957 infezioni. E ancora. Nella tabella pubblicata dal ministero della Salute sono registrati altri 417 morti (a fronte dei 297 registrati ieri), per un totale dall’inizio della pandemia di 108.350 vittime. Infine, da ieri sono stati eseguiti 156.691 tamponi molecolari e antigenici, mentre ieri i test erano stati 272.630. L’indice di positività sale all’8,2%, in aumento di un punto rispetto a ieri, quando era al 7,2%. Aumentano di 42 unità rispetto a ieri, inoltre, i pazienti ricoverati in terapia intensiva, che complessivamente sono 3.721. Mentre gli ingressi giornalieri in rianimazione sono 192 (quando ieri erano stati 217).

Siamo in guerra: e le nostre armi sono le misure di prevenzione (mascherine e distanziamento sociale) e i vaccini. Sul fronte vaccinale, allora, arriva una buona notizia: le fiale di Johnson & Jonhsonsaranno «in Italia dal 16 aprile». Lo riferisce l’Adnkronos con l’annuncio del presidente del consiglio regionale della Liguria, Gianmarco Medusei. “«Il commissario Figliuolo ha detto che i nuovi vaccini Johnson & Johnson dalla seconda metà di aprile arriveranno in Italia – ha rilanciato Medusei -–. Lo ha confermato dopo la visita di questa mattina a Genova. Saranno destinati alla vaccinazione di massa su cui poi bisognerà attendere anche le indicazioni dell’Aifa». Quindi, a margine dell’annuncio, il presidente del consiglio regionale ha chiosato con un auspicio: «Oltre alla vaccinazione spero venga anche implementato l’uso degli anticorpi monoclonali e delle terapie domiciliari. La speranza è che arrivino più vaccini. Le problematiche ci sono e c’è da recuperare il tempo perso», ha aggiunto Medusei.

Dunque, «siamo in guerra, ha detto Curcio. E il fattore tempo è fondamentale. Così come le strategie efficaci per combatterla. E, per esempio, l’impiego delle farmacie del territorio, che vedrà in Liguria uno dei primi punti di attivazione», è una di quelle. E non a caso a ribadirlo è, ancora una volta, il capo della Protezione Civile nazionale, Fabrizio Curcio, nel giorno dell’inaugurazione dell’hub vaccini alla Fiera di Genova. «Noi non siamo in giro per l’Italia a mettere voti e fare classifiche. A noi interessa che il sistema paese vada avanti insieme. Ognuno con le possibilità che ha. E magari supportando dove c’è necessità. Sappiamo che i valori numerici possono avere un valore diverso in alcune parti d’Italia», ha anche aggiunto. Ma, ha quindi proseguito Curcio,« a noi interessa che ci si vaccini». «C’è un compito dello Stato nella sua interezza: parte centrali, regioni, comuni, cittadini e privato», ha sottolineato il numero uno della Protezione Civile. Che poi ha concluso: «Se ognuno farà il suo pezzettino regionale e locale, potremo arrivare ai 500.000 vaccini al giorno».

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