Covid, “a chi figlio e a chi figliastro”. Multe salate agli italiani ma agli immigrati è concesso tutto

Pugno di ferro con gli italiani. Guanto di velluto con gli immigrati. Che sbarcano a frotte sulle coste siciliane. Impuniti. Coccolati dal governo, liberi di circolare e di fuggire dalla quarantena. Loro possono farlo. Mettendo a rischio la salute di un’intera nazione.

Il rigido rispetto delle regole anti-covid vale solo per gli italiani. Rincorsi da solerti droni per una innocua passeggiata solitaria. Spiati a vista durante il lockdown.

Multati e processati per manifestazioni contro il governo. Che ha messo in ginocchio migliaia di imprenditori, ristoratori, partite Iva. Agli immigrati clandestini, invece, tutto è concesso. Mandando in fumo gli enormi sacrifici di un popolo. Che ha accettato gli “arresti domiciliari” per il bene della collettività. Porte spalancate agli immigrati infetti, serrate le uscite di casa degli italiani ai tempi del lockdown e della autocertificazione.

Bastava mettere il naso fuori dall’uscio per essere fermati dalle forze dell’ordine di turno in nella zona: “Alt, chi siete? Dove andate e perché lo fate? Avete i documenti e la giustificazione con voi?

Gli immigrati clandestini, invece, sembrano godere di una impunità di specie. E’ ormai cronaca quotidiana: con gli hotspot stracolmi e la Sicilia al collasso per la raffica di sbarchi, decine e decine di immigrati sfuggono ai controlli e scappano dai centri di accoglienza.

E’ successo domenica Pozzallo in provincia di Ragusa. Una trentina di immigrati sono fuggiti approfittando  dell’attenzione concentrata nella banchina commerciale del porto siciliano. Dove era attraccata la nave petroliera Cosmo per le procedure di accoglienza e di controllo dei nuovi arrivati.

E’ successo al Cara di Restinco, in provincia di Brindisi. Venti clandestini, arrivati da Lampedusa,  sono fuggiti all’alba dal centro dove stavano trascorrendo la quarantena. Spesso si tratta di finti profughi, con precedenti penali alle spalle, che ora circolano liberamente nelle nostre città, pronti a delinquere.

Sugli italiani, invece, piovono multe salatissime per una mascherina abbassata. Come in Campania dove il governatore De Luca nell’ultima ordinanza ha stretto le maglie dei controlli.

Con pene severissime per i trasgressori. Uno strabismo dettato dall’ideologia dell’accoglienza senza se e senza ma. E dalla retorica anti-razzista. Che sta generando un corto circuito sociale dalle conseguenze devastanti.

“Nella Campania amministrata dal centrosinistra stanno appioppando multe da mille euro a commercianti, baristi e ristoratori. Solo perché qualcuno abbassa la mascherina”, denuncia Roberto Calderoli. “Intanto centinaia di immigrati clandestini, dalla Sicilia alla Basilicata fino alla Puglia, scappano e vanno in giro come se niente fosse. Immigrati clandestini, lo ricordo”, aggiunge il vicepresidente del Senato, “la cui responsabilità ricade sul governo. Che ha deciso di farli arrivare nei nostri porti. Per cui italiani sanguisugati con multe stratosferiche e ai clandestini viene concesso tutto”.

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