Cospito, volantino del Fai: colpiremo a morte un manager della guerra davanti alla sua famiglia

Un volantino firmato dalla Fai di Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame contro il 41 bis, è stato recapitato ieri sera – secondo quanto apprende Adnkronos – a diverse aziende italiane e a un giornale. La lettera, all’interno di una busta gialla e dattiloscritta, annuncia una campagna di lotta contro i “servi dell’industria della morte” e contiene minacce nei confronti di un manager. “Il soggetto ideale per la vendetta”, si legge. Il manager bersaglio degli anarchici viene definito “al servizio della guerra che alimenta la morte in Ucraina”. Gli anarchici dichiarano che sarà “colpito a morte davanti alla sua famiglia”.

Mentre gli anarchici insurrezionalisti alzano il tiro l’avvocato Flavio Rossi Albertini, difensore di Cospito, lancia l’allarme sulle condizioni di salute del suo assistito: “Se il 24 febbraio la Corte di Cassazione non dovesse annullare senza rinvio l’ordinanza del Tribunale di Sorveglianza, disponendo la revoca del 41 bis per Cospito, qualsiasi successivo provvedimento di favore per Alfredo dovrà essergli notificato al cimitero. Le condizioni di salute del detenuto sono infatti prossime al tracollo”.

Una manifestazione in solidarietà con Alfredo Cospito è stata organizzata da gruppi di anarchici greci oggi alle 18.30 davanti all’ambasciata italiana ad Atene. In parallelo con lo sciopero della fame di Cospito si sono intensificate le azioni degli anarchici in Italia con una molotov lanciata contro un distretto di polizia a Roma e una serie di azioni contro le sedi diplomatiche italiane di Berlino e Barcellona, un ripetitore incendiato a Torino, una lettera con minacce ai giudici inviata al Tirreno, disordini per le strade di Trastevere a Roma con 41 denunciati. E ora questo volantino che incita a colpire un manager, che ricorda la triste fase del terrorismo targato Br.

“Per Alfredo Cospito fratello e compagno”. Inizia così il delirante volantino dattiloscritto firmato dalla Federazione degli Anarchici. “La Fai, federazione anarchica informale, non dimentica Alfredo e gli altri compagni e per risposta all’attacco alla libertà del movimento anarchico colpirà gli uomini per far morire le strutture”. Il manager, individuato come obiettivo, viene descritto nella lettera come “l’anima nera delle operazioni di mercato (…), al servizio della guerra che alimenta la morte in Ucraina”.

E ancora “verme della società che orienta e determina le guerre per fare ricchezza ingiusta con qualsiasi mezzo, traditore di ogni ideale per arricchire il sistema – si legge nella lettera – indossa mille maschere ma vende morte e non lo racconta nemmeno ai figli (…). Verrà colpito a morte davanti alla famiglia”.

Il manager, secondo gli anarchici, “è il soggetto ideale per la vendetta di Alfredo e di tutti i compagni in carcere. Può essere colpito in qualsiasi momento. Conosciamo le sue abitudini, gli interessi (…). Non avrà mai pace, ovunque andrà troverà un compagno anarchico pronto a vendicare il carcere di Alfredo e dei compagni. La forza anarchica con le sue articolazioni condurrà una campagna di lotta senza fine contro i servi dell’industria della morte perché per distruggere le aziende bisogna colpire gli uomini”. Poi l’appello della Fai alla mobilitazione generale: “invitiamo tutti i gruppi e i singoli Fai a colpire con ogni mezzo necessario”.

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