Coronavirus, tensione alle stelle: terapie intensive, dove i reparti sono già pieni. Si teme il peggio

I reparti degli ospedali e le terapie intesive tornano a riempirsi. All’ospedale Spallazani di Roma è pronto Pronto allo un piano di attivazione e preparazione per una eventuale seconda ondata di Covid. Il piano prevede la possibilità, se necessario, di arrivare a 281 posti letto totali, con 55 posti letto di terapia intensiva e semi-intensiva.

Si tratta in un’ex bunker anti al Qaeda realizzato 16 anni fa all’ospedale Spallanzani – e poi destinato ad “ala Covid” nel pieno dell’epidemia.

Gli ospedali romani sono in affanno, secondo il bollettino di ieri ci sono  674 ricoverati in posti letto ordinari e altri 45 in terapia intensiva, praticamente il doppio rispetto al 31 agosto quandi iricoverati ordinari erano “appena” 328 e i posti occupati in terapia intensiva soltanto 7.  

Nel Lazio è stata rimodulata la rete ospedaliera per un totale di 1.127 posti letto, dei quali 866 di ricovero ordinario e 261 di terapia intensiva e semi-intensiva, un +30% rispetto ai circa 850 mantenuti attivi in estate. 

Riaprono in tutte le regioni i reparti e Covid hospital.  In questo modo secondo i dati del ministero della Salute le terapie intensive arriveranno a 11 mila posti letto disponibili, il 115% in più rispetto ai numeri precedenti allo scoppio dell’emergenza coronavirus, quando erano circa 5mila. InLombardia si registrano 31 pazienti in rianimazione, buona parte dei quali con la polmonite, 306 in reparti a bassa e media intensità di cura. Ma i numeri sono in continua risalita e si aspetta di poter valutare l’effettivo impatto della riapertura delle scuole. IlPiemonte è quasi al completo, il commissario dell’Asl di Torino Carlo Picco: “Abbiamo chiesto alle aziende ospedaliere di indicare i reparti Covid immediatamente disponibili entro il 1° ottobre e stiamo per partire con una nuova struttura che a novembre avrà 80 letti”.

Giancarlo Icardi, direttore del reparto Igiene del San Martino di Genova e referente dell’Istituto superiore di sanità spiega la situazione in Liguria in base al colore corrispondente ai quattro stati di allerta: “Ultimamente alcuni ospedali sono in zona rossa. Stiamo preparando le riaperture di letti anche di terapia intensiva”. La Toscana è pronta a riaprire i 5 Covid hospital di Prato, Lucca, Massa, Pisa e Pistoia. In Puglial’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, appena eletto assessore alla Sanità nella giunta di Michele Emiliano dichiara: “Abbiamo ripreso i ricoveri ma con schemi diversi rispetto alle prime fasi dell’emergenza. Non è ancora necessario fare ricorso a convenzioni con Covid hospital privati“. In Calabria Antonio Belcastro della task force regionale riferisce di essere “pronti a raddoppiare la capienza anche domattina.

Per ora abbiamo circa 500 persone in isolamento domiciliare”. In Emilia Romagna i posti in terapia intensiva per i malati Covid sono 115, in caso di necessità sono previsti dal programma Covid Intensive Care altri 146 letti. Anche in Veneto, dove sono stati atttivati 8 Covid hospital, è stato redatto un “Piano emergenziale per l’autunno” con 460 posti in rianimazione, 185 allestiti in stand-by e 155 letti attivabili, per un totale di 800. La giunta del governatore Zaia prevede di averne 840 entro il 30 ottobre.

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