Coronavirus, soldi sottratti agli ospedali per darli ai migranti

By Gaetano Daniele

Se anche una cuoca può amministrare i conti dello Stato, con il governo Conte siamo al fattorino. Senza nessuna offesa ai fattorini che rispetto a questi governanti, avrebbero sicuramente gestito meglio questa emergenza. Infatti, il Prrnier Giuseppe Conte a febbraio, pochette in tinta alla cravatta, diceva che era tutto sotto controllo. Come lo stesso ministro della Salute Speranza: siamo la Sanità migliore del mondo. Purtroppo siamo il Paese col maggior numero di morti. I nostri dubbi, caro Ministro, è chi la rappresenta la Sanità che ci preoccupa.

Infatti sono stati sottratte risorse al Sistema Sanitario Nazionale per oltre 37 miliardi di euro. Mica noccioline.

37 miliardi nelle drammatiche carenze di posti letto, respiratori, personale medico e infermieristico, e che oggi, solo oggi, si sono resi conto che forse l’unico settore che va aiutato senza ombra di dubbio è la Sanità.

Ma se analizziamo il Documento Programmatico di Bilancio del 2017, che conteneva una stima della spesa sostenuta per la crisi immigrati: dagli 827,8 milioni di euro spesi (al netto dei contributi Ue) nel 2011, si è passati ai 4,2 miliardi del 2017. Il totale di quegli anni ammonta a oltre 15 miliardi di euro. A questi vanno aggiunti tra i 4,5 e i 4,9 miliardi contabilizzati per il 2018.

Una impennata di soldi veicolati all’immigrazione e all’integrazione che ci ha resi la Sanità più carente del mondo.

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