Coronavirus, si va oltre il milione di casi. Ciccozzi: “Il virus è mutato, circolano sottotipi diversi”

Oltre 620 morti e lo sfondamento della soglia, non solo psicologica, del milione di casi da inizio pandemia. Anche oggi è stata una giornata nera sul fronte dell’emergenza Covid, sebbene si sia registrato un numero più basso di contagi rispetto a ieri: 32.961 a fronte di 35.098, con un volume di tamponi non solo pressoché invariato, ma anche un tantino superiore (225.640 contro i 217.758 di ieri).

Nonostante questa piccola luce, resta drammatico il bilancio dei decessi, in crescita rispetto a ieri: 623 contro 580. Il totale delle vittime da inizio pandemia arriva così a 42.953. I ricoverati sono attualmente 29.444, 811 in rispetto a ieri, quando l’aumento era stato di 997. In terapia intensiva, poi, ci sono 3.081 pazienti, 110 in più rispetto a ieri, quando erano aumentati di 122 unità. È di 372.113, invece, il numero complessivo dei guariti (+9.090 da ieri), mentre gli attualmente positivi sono 613.358 (+23.248). Per quanto riguarda le singole regioni, i dati del ministero della Salute registrano 8.180 nuovi casi in Lombardia,3.166 in Campania, 3.082 in Veneto, 2953 in Piemonte e 2.479 nel Lazio. In Calabria sono 376.

“In Italia circolano sottotipi diversi di Sars-Cov-2. Li stiamo studiando e tra poco li descriveremo in un lavoro scientifico”, ha spiegato all’Adnkronos Salute, Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di statistica medica ed epidemiologia molecolare dell’Università Campus BioMedico e autore di numerosi studi pubblicati sul nuovo coronavirus, tra i quali quello che ha individuato la mutazione che lo reso più contagioso. “Il virus di Covid-19 è mutato come fanno tutti i virus. Alcune mutazioni si sono conservate, come D614G che lo ha reso più contagioso, altre si perdono. Pochi giorni fa è uscito un lavoro su Nature che ha fatto un esperimento in laboratorio proprio su questa mutazione, e fa piacere che finalmente anche altri colleghi lo riconoscano“.

“Tutti i virus mutano, e questo sta continuando a farlo per adattarsi a noi“, ha quindi aggiunto Ciccozzi, sottolineando però che questo non rappresenterà un ostacolo per l’efficacia del vaccino. “Al momento penso proprio di no. Anzi – ha concluso – il vaccino contro darà una grande mano nei prossimi mesi”.

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