Coronavirus, le previsioni fanno cadere le braccia. Gli scienziati Ihme prevedono un “dicembre infernale, mortale”

Le previsioni fanno cadere le braccia. Ma al governo Conte questa previsione pare non toccare minimamente. Infatti, i porti continuano a rimanere aperti, e i migranti positivi continuano a scappare. Secondo gli esperti dell’Institute for Health Metrics and Evaluation (Ihme) presso la School of Medicine dell’Università di Washington, infatti, nel 2020 avremo «un dicembre mortale». I picchi di decessi potranno arrivare a 30mila al giorno nel mondo. È quanto emerge dal report con le prime proiezioni globali sulla pandemia. Gli esperti prevedono che comunque quasi 770mila vite in tutto il mondo potranno essere salvate da qui al primo gennaio, attraverso l’uso di mascherine e il rispetto del distanziamento sociale.

L’Istituto ha modellato tre scenari. Uno “peggiore”, in cui l’utilizzo delle mascherine rimane ai tassi attuali e i governi continuano ad allentare i requisiti di distanziamento. Porterebbe a 4 milioni di morti totali entro la fine dell’anno. Uno “migliore”, con 2 milioni di morti totali se l’uso della mascherina sarà quasi universale e i governi imporranno requisiti di distanziamento quando il tasso di mortalità giornaliero supera 8 casi per milione. Uno scenario “molto probabile” che presuppone misure invariate, con un totale dunque di circa 2,8 milioni di morti.

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