By Gaetano Daniele
La Lombardia è in piena emergenza coronavirus, ith24, incontra il Sindaco di Concorezzo (Monza e Brianza), Mauro Capitanio.
Sindaco, dopo la conferenza stampa, intorno alle 3 e 30 del mattino, il presidente del Consiglio Conte, ha firmato il Dpcm. Il testo identifica alcune aree del Centro-Nord (l’intera Lombardia e poi le province di Parma, Piacenza, Rimini, Reggio-Emilia, Modena, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Alessandria, Verbano-Cusio-Ossola, Novara, Vercelli e Asti), come aree a rischio, dove vengono imposte limitazioni stringenti, ma introduce alcune restrizioni a carattere preventivo anche sul resto del territorio nazionale. Le disposizioni sono valide da oggi, 8 marzo, al 3 aprile 2020. Le misure hanno colpito anche il suo comune, Concorezzo?
Le misure hanno colpito anche il mio paese e abbiamo creato una rete con Forze dell’Ordine, Protezione Civile, Scuola, Parrocchia, Medici e Farmacisti, mondo imprenditoriale e Associazioni, per far arrivare le disposizioni in modo chiaro e condiviso.
Come state affrontando l’emergenza?
Nonostante le complessità del caso, stiamo cerando il giusto equilibrio tra tutela della salute, mantenimento dei servizi e supporto alle attività economiche. Le scuole restano chiuse, a differenza dei servizi ambulatoriali e comunali che restano aperti, ma previo appuntamento telefonico. Siamo in stretto contatto con le fasce più deboli, e abbiamo sospeso tutte le attività, gli eventi, e le manifestazioni non fondamentali. Con i servizi sociali garantiamo consegna e pasti e medicinali alle persone sole e in difficoltà. La Protezione Civile si è messa disponibile per la consegna sia di farmaci che di beni di prima necessità alle persone in isolamento. I commercianti si sono attivati per la consegna spesa e beni essenziali e interventi di riparazione urgente a domicilio.
A Concorezzo ci sono contagi?
Al momento contiamo un contagio che è ricoverato all’ospedale di Monza, e i contatti diretti messi in sorveglianza fiduciaria (quarantena). Abbiamo diffuso a tutta la cittadinanza le regole base per la cura igienica e i procedimenti che deve seguire, soprattutto per chi è in quarantena.
Cosa state consigliando al di là del protocollo, ai vostri cittadini?
Al di là del protocollo, stiamo invitando gli over 65 a limitare il più possibile le uscite e a sfruttare la rete famigliare e i servizi del comune per le necessità fondamentali. Molti insegnanti si stanno attivando per gestire lezioni e compiti da remoto e stiamo pensando ad un video con i nostri assessori più giovani (27 e 30 anni) per sensibilizzare anche i più giovani a limitare i momenti di aggregazione, a tutela loro ma soprattutto dei loro genitori e dei loro nonni. Inoltre stiamo pensando di attivare la consegna dei libri a domicilio e raccogliere sulla nostra pagina Facebook i racconti dei bambini per conoscere cosa fanno insieme alla famiglia in questi giorni. Emergenza e tutela sì, ma vogliamo lanciare anche messaggi positivi, e raccogliere il buono che può nascere in queste situazioni difficili.