Corea del Nord, attacco ai sistemi Gps per la navigazione: tensione altissima

È una guerra nemmeno troppo fredda quella che da quasi settant’anni si combatte nella penisola coreana, fatta di proclami roboanti, occasionali scontri a fuoco, duelli marittimi e sfoggio di capacità missilistiche. Ma da qualche tempo è anche una guerra ibrida, fatta di cyberattacchi e disturbi di ogni genere tra i quali quelli che da venerdì la Corea del Nord conduce contro navi e aerei civili in Corea del Sud, di cui disturba il segnale Gps. Ad accusare Pyongyang è l’esercito sudcoreano, in un momento di tensione intorno alla Corea del Nord, che poco più di una settimana fa ha lanciato un missile presentato come il più avanzato del suo arsenale ha allargato il conflitto in Ucraina inviando migliaia di soldati per aiutare la Russia. Il tutto mentre il mondo cerca di capire quali saranno l’atteggiamento e le prime mosse di Donald Trump nei molti scenari di crisi mondiali. L’esercito della Corea del Sud ha invitato alla cautela le imbarcazioni e gli aerei civili sudcoreani che operano sul Mar Giallo tra la Cina e la penisola coreana, affermando che molti stanno subendo “alcune interruzioni operative”.

“Esortiamo fortemente la Corea del Nord a fermare immediatamente le sue provocazioni Gps e ad la avvertiamo che sarà ritenuta responsabile per qualsiasi problema che ne deriverà”, hanno scritto in una nota i capi di stato maggiore congiunti di Seul. Il jamming GPS consiste nell’emettere segnali sconosciuti che saturano i ricevitori Gps e li rendono inutilizzabili per la navigazione. La Corea del Sud ha accusato più volte negli ultimi anni la Corea del Nord di compiere questo tipo di ’molestie’ dal suo territorio. “Gli attacchi di disturbo del GPS rappresentano un rischio reale di incidenti gravi, inclusi potenziali incidenti aerei nel peggiore dei casi”, ha detto all’AFP Yang Moo-jin, presidente dell’Università degli studi nordcoreani di Seul, sottolineando che l’obiettivo di questa campagna è “poco chiaro”. Potrebbe essere “l’intenzione di distrarre l’attenzione del mondo dallo spiegamento di truppe nordcoreane in Russia, di incutere preoccupazione psicologica tra gli abitanti del Sud o di rispondere alle manovre militari sudcoreane di venerdì”.

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