Conte salta la buca ma trova il burrone: vale la regola dei due mandati, ma i senatori grillini gli impongono di farsi votare dagli iscritti

Tutto come previsto, nell’assemblea dei senatori del Movimento 5 Stelle con l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte. L’incontro si è svolto, ovviamente, in videoconferenza sulla piattaforma Zoom, e si è concluso con un comunicato di giubilo e di pace del reggente pentastellato Vito Crimi. “”Questo momento di confronto ci ha permesso di affrontare i molti temi presentati dai senatori, sui quali il MoVimento si sta già battendo, e gli aspetti che necessitano un cambio di marcia o una maggiore attenzione rispetto a quella riservata fino ad ora. Fra questi, la Transizione Ecologica, il lavoro, l’ambiente, la legalità e la lotta alle mafie, la sanità, la giustizia sociale, l’istruzione e la cultura, i diritti della persona, l’innovazione, e poi formazione, organizzazione, coinvolgimento dei territori. I tanti interventi di oggi sono stati accomunati da un approccio fortemente costruttivo e propositivo. C’è la volontà da parte di tutti di affrontare con entusiasmo un nuovo percorso per poter fare ancora di più, e meglio, per gli italiani…”.  Ma non tutto l’entusiasmo che emerge è sincero, anche se l’ex premier ha chiesto a tutti di sottoporgli le proposte personali. “Vi invito ad inviarmi tutte le vostre proposte per iscritto”.

Peccato che dalle indiscrezioni del summit vengano fuori dettagli meno rassicuranti per l’ex premier, che ha incitato i grillini a “essere inclusivi e organizzati, non lasciando soli sul territorio i sindaci e i consiglieri”. Qualcuno, però, ha fatto notare a nuovo leader che forse sarebbe il caso di sottoporsi al giudizio degli iscritti, visto che non è passato ancora al vaglio degli elettori. “Le scelte da fare non saranno neutre né indolori e persino la transizione ecologica richiederà una collocazione precisa per gli interessi che si sceglierà di tutelare: l’epoca del M5S post-ideologico e trasversale è tramontata”, avrebbe detto, secondo quanto apprende l‘Adnkronos, il senatore Primo Di Nicola durante l’incontro tra il gruppo M5S a Palazzo Madama e l’ex premier Giuseppe Conte. Ma Di Nicola ha soprattutto sollevato il tema della democrazia interna, chiedendo “organi e leader eleggibili”: “C’è bisogno di una investitura interna degli iscritti” per quanto riguarda il leader, avrebbe evidenziato il pentastellato. Una richiesta che a quanto pare Conte sarebbe disposto ad accogliere.

Altro slalom, di Conte, sulla questione che divampa nel Movimento, quella del divieto dei due mandati, che non sarebbe stato affrontato nell’odierno incontro tra i senatori e il capo in pectore Giuseppe Conte, così come la questione della piattaforma Rosseau

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