Conte è un disastro in piena: riaprono le sale bingo ma le università restano chiuse Meglio poveri e ignoranti, che sani e istruiti

By Fabio Vacca (per ith24)

Con quale faccia, e che cavolo avrà da dire agli Stati generali dell’economia, uno come Giuseppe Conte, che ha autorizzato l’apertura delle sale bingo e non la riapertura delle università? Ma soprattutto quale balle si inventerà per nascondere la sua inadeguatezza politica? Forse l’unica cosa che gli riuscirà bene sarà sfilare pochette in vista. Per non parlare che per il calcetto, il beach volley e gli altri sport da contatto c’è ancora da attendere due settimane, il Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte, già in Gazzetta ufficiale, compie un altro passo decisivo di uscita dal lockdown che ha tenuto in casa gli italiani. Nella direzione del divertimento, non certo della cultura. Da lunedì tornano le aree giochi nei parchi – non saranno più recintati e off-limits scivoli e altalene-e i centri estivi per bimbi dai 0 ai 3 anni.

In pratica, in Italia ha riaperto praticamente tutto, tranne ciò che ha a che fare con la cultura. Forse per questo hanno messo la Azzolina?

Riprendono, invece, le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo, così come le attività di centri benessere, centri termali, culturali e centri sociali, a condizione però che Regioni e Province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità di tali attività con l’andamento della curva epidemiologica.

Insomma, meglio ignoranti e poveri, che intelligenti e belli…. E per dimenticare il coronavirus, e la cassa integrazione che non arriva, quale migliore occasione che una partita al bingo? Si, ma con quali soldi?

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