Conte buca la marmitta per strada e diventa un rombo stonato: “Andiamo avanti da soli. Senza i pacifisti della domenica”

Isolato, deluso, tradito. Su Giuseppe Conte si abbatte un doppio tsunami. Fuori e dentro casa. Mentre il movimento continua a perdere pezzi, ultimo in ordine di tempo l’addio di Dino Giarrusso, la Lega abbandona l’ex premier al suo destino sulla linea del no alle armi. “Il voto di ieri al Senato mi ha sorpreso“, dice Conte ai giornalisti. “Perché il M5S ha chiesto in modo molto trasparente di rafforzare l’azione del governo. Attraverso un confronto in Parlamento con voto del Parlamento. Il fatto di sentire partiti, come la Lega, che tuona contro l’invio di ulteriori aiuti militari all’Ucraina e poi addirittura non è favorevole a un dibattito in Parlamento, mi sorprende.  Mi fa capire che ci sono evidentemente pacifisti della domenica”. Parole che tradiscono lo stato d’animo dell’ex premier dei miracoli. Che ieri ha subìto lo smacco del no alla richiesta di ascoltare il premier Mario Draghi prima del Conaiglio straordinario dell’Ue.

Ha il sapore della disperazione l’annuncio che i 5Stelle continueranno, costi quel che  costi, a chiedere il dibattito in Aula. Anche da soli. “Abbiamo sempre detto che l’Italia, soprattutto adesso in questa fase, deve operare una sterzata in prima fila con altri paesi europei. Per indirizzare una soluzione politica. Il Parlamento è sovrano, come è scritto nella Costituzione, e può esprimersi? Bene, continueremo a richiederlo pure se saremo da soli. I cittadini meritano questo“.

Sull’uscita dal partito dell’ex Iena, invece, alza la voce. E gli chiede in sostanza di rinunciare allo scranno di europarlamentare. “Giarrusso oggi ha l’occasione di essere coerente. Richiamo alle sue parole e a una sua convinta motivazione. Chi lascia il M5S, ha detto in passato, deve lasciare anche l’incarico ottenuto tramite il M5S. Lui è europarlamentare e per il Movimento questa posizione è strategica. Sia conseguente, lasci anche quell’incarico”. L’europarlamentare Giarrusso,noto per il suo passato da Iena, infatti, ha annunciato l’addio al movimento. E, come ha detto aCoffe Break, sta lavorando a un suo movimento politico. Come se non bastasse l’ultimo pezzo perso, il povero Conte è costretto anche a dimenarsi in mezzo ai grillini che straparlano. Ed esagerano. Come il tesoriere Claudio Cominardi. “Non mi fate parlare di una foto postata, mi hanno detto che si tratta di graffiti… non diamo importanza”. Sono le parole di Giuseppe Conteper liquidare la polemica sul fotomontaggio postato su Instagram dal tesoriere pentastellato, dove il premier Mario Draghi è ritratto al guinzaglio del presidente Usa Joe Biden.

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