Consultazioni, Unterberger minaccia: “Non voteremo la fiducia a Meloni, a meno che…”

Tono minaccioso, da ultimatum, diktat, arroganza. Con questa “carica” ostile si presenta ai giornalisti  alle consultazioni con il presidente Mattarella Julia Unterberger. La capogruppo delle Autonomie al Senato, parlando del partito più votato dagli italiani e della leader in pectore, Giorgia Meloni, si consente toni supponenti. “Il risultato delle elezioni è chiaro ed è giusto che Giorgia Meloni riceva l’incarico per fare il presidente del Consiglio”. Ma. Dopo quel “ma” c’è tutto l’astio del mondo.

”Abbiamo anche espresso le nostre preoccupazioni -ha aggiunto Julia Unterberger -;  siamo autonomisti ma anche europeisti e ci desta preoccupazione che il partito più forte che adesso farà il Governo è un partito sovranista, nazionalista. E nel passato avevamo grandi problemi con il partito di Frateli d’Italia”. Unterberger banalizza e ha fatto riferimento in particolare a “esternazioni tutt’altro che accettabili: ad esempio quando ci dicono ‘andate in Austria se avete qualcosa da lamentare’. Oppure ‘vi si dovrebbe costringere a mettere in ogni casa la bandiera italiana’”

“Pertanto -ha concluso la capogruppo delle Autonomie che ha problemi con il Tricolore italiano – spero che avranno in futuro con noi un approccio un po’ più costruttivo”. Con la pretesa di dettare le condizioni la Unterberger chiede a FdI di cambiare i toni. E conclude:  “il nostro orientamento è votare contro la fiducia, perché devono dimostrare che hanno cambiato atteggiamento nei confronti delleautonomie, delle minoranze linguistiche e dell’Europa”. Quel devono fa a cazzotti con la grammatica minima istituzionale. Comunque, dice, “non è detta l’ultima parola”, anche in base alla “lista dei ministri”. Ce ne faremo una ragione..

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