Con Schlein arriva tutta l’Armata Brancaleone: dalla sardina Santori, alla moglie di Franceschini, a Boldrini e Zan… Indietro tutta..!

Si sente vincitore anche lui, Mattia Santori, la “sardina” bolognese che ormai a tutti gli effetti è stato assorbito dal Pd con il suo manipolo di movimentisti ittici. All’indomani della vittoria di Elly Schlein alle Primarie: Santori sale sul carro della vincitrice con interviste sui giornali nelle quali parla di svolta storica per i Democratici: “Il Pd non fa un passo avanti ma dieci”, dice l’ex leader delle Sardine bolognesi al Corriere della Sera. “Sono stato con Elly Schlein dal primo giorno, posso assicurare che non si è fatta dettare regole da nessuno. Ha ascoltato la base e ha dimostrato al gruppo dirigente che siamo nel 2023 e che finalmente è arrivata la leadership femminile che si aspettava da dieci anni”.

Santori nei giorni scorsi, in effetti, si era molto speso per la Schlein, forte del suo profilo movimentista che ha cercato di portare anche nella competizione delle Primarie. “Movimentismo non è la parola giusta, semplicemente solo con lei si uniscono mondi che fino a questo momento si sono sentiti fuori. Io ho portato tanta acqua al mulino del Pd e di Bonaccini, ma non sono stato mai coinvolto e lo trovo allucinante. Quando noi andammo a occupare il Nazareno ci dissero: ’Grazie, ma non comandiamo noi’, perché mancavano i vari Guerini e Francheschini. Invece, di candidarmi nel Pd me l’ha chiesto Lepore, e capolista stavolta mi ci ha messo Elly. Le cose stanno cambiando”. Santori chiede un Pd più radicale: “Sarà un partito senza più mezze misure, un partito più radicale nelle sue scelte, è questo che ci chiedono gli elettori. Evidentemente nel momento in cui c’è la destra al governo è necessario avere una sinistra più coerente con le sue idee e i suoi valori. I dati dell’affluenza lasciano capire che ad aver votato per le primarie sono elettori di centro sinistra che hanno trovato un motivo per andare ad esprimere la propria opinione sul Pdche desiderano. Io penso che di sicuro andrà fatto un esame di coscienza da parte di chi pensava che il Pd fosse il partito degli amministratori. È evidente invece che la richiesta è di un partito delle persone». Infine, la Sardina, al “Corriere“, nega aspirazioni personali: “Che ruolo avrà lei nel nuovo Pd? «Non ho bisogno di ruoli, sono felice di aver fatto parte di un processo democratico che non ha eguali in Italia».

Nella “squadra” della Schlein ci sarà spazio anche per tanti nomi noti che avevano puntato su di lei, da Laura Boldrini, in cerca di una “risalita” politica dopo anni di anonimato, la premiata coppia Dario Franceschini-Michela Di Biase, il vicesegretario del Pd Peppe Provenzano, Francesco Boccia, responsabile Autonomie territoriali ed enti locali, Chiara Gribaudo, responsabile Missione giovani, Chiara Braga, responsabile Transizione ecologica, sostenibilità e infrastrutture, Susanna Cenni, responsabile Politiche agricole, alimentari e forestali, Antonio Misiani, responsabile Economia e finanze, Anna Rossomando, responsabile Giustizia e diritti, e Stefano Vaccari, responsabile per l’organizzazione, l’ex presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, l’ex segretario Pierluigi Bersani, l’ex ministro del Lavoro Andrea Orlando e il deputato Alessandro Zan.

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