Con la bocca siamo tutti bravi, anche Mattarella 25 aprile: “Oltre i contrasti la nostra identità è unita”. Caro Mattarella, ma oggi, a noi italiani, chi deve venire a liberarci?

By Gaetano Daniele

Dobbiamo sempre e comunque rispettare le nostre istituzioni, però da cittadini, cronisti o giornalisti, possiamo, vivendo ancora, almeno ce lo auguriamo, in un grande Paese democratico, esternare le nostre opinioni. E quando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo discorso in occasione dell’anniversario della Liberazione, dice che tutti insieme possiamo farcela, un po mi viene da ridere, anche se va sottolineato che il fine è nobile.

Forse quello di Mattarella è un sogno irrealizzabile, visto che viviamo in un’epoca dove anche la scienza è divisa e litiga come la politica nei salotti buoni della TV. Per non parlare della politica stessa. O delle ingiustizie sociali che quotidianamente siamo costretti a subire, inermi.

Ci avete chiusi in casa perché dite che all’improvviso è comparso un mostro chiamato coronavirus che, già da mesi si aggirava indisturbato tra le nostre mura. Ma nessuno sapeva niente?. Anche se oggi veniamo a conoscenza di un documento “top secret”. Che poi tanto top secret non è visto che è sulla bocca di tutti.

Dopo aver lasciato passare il messaggio che il virus era poco più di un raffreddore, siete corsi ai ripari chiudendo tutto, lasciandoci credere di essere responsabili e di tenere alla nostra salute. Ma ormai era troppo tardi. Ed è per questo che la politica non è credibile. Al di là se il virus è stato o meno creato in un laboratorio di Wuhan, con l’accordo di chissà chi…

Dopo aver chiuso le nostre attività, piccole, medie o grandi, e dopo averci sbattuto agli arresti domiciliari, temendo per la nostra salute, preoccupati anche delle nostre condizioni economiche, avete promesso aiuti concreti alle famiglie e alle aziende. Al punto che ad oggi, a distanza di due mesi, oltre un milione di lavoratori autonomi e partite Iva, aspettano ancora il bonus 600 euro. Parliamo di Fase 2, quando, a prescindere dai significativi cali, abbiamo ancora morti e contagi, e 106 zone rosse (focolai).

Nessuno può uscire di casa. Nessuno. Soprattutto i bambini e gli anziani. Ma ci dite che per il 25 aprile, i partigiani dell’Anpi possono scendere a manifestare. Solo loro, attenzione. E staremo a vedere se oltre a “Bella Ciao”, per parcondicio canteranno anche l’inno di Mameli.

Caro Presidente Mattarella, ma a noi italiani, oggi, chi deve venire a liberarci?

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