Comunisti in rivolta alla Sapienza: “lo studente non può accogliere Liliana Segre perché di destra”

By Giuseppe Falco (per ith24)

L’odio della sinistra non ha confini. Infatti, pretende di selezionare anche i relatori in attesa dell’arrivo di Liliana Segre alla Sapienza. Una donna che ha sofferto per le malefatte fasciste degli anni 45. Roba vecchia. Passata. Ma che i comunisti portano alla luce ad ogni comizio. Ad ogni tornata elettorale, mom tanto per non dimenticare, ma per commiserare il pubblico. Anche se poi si comportano ed agiscono peggio dei fascisti. Ma questa è un’altra storia.

La senatrice a vita, alla presenza del presidente Mattarella e del ministro dell’Università Manfredi, riceverà dal rettore la laurea honoris causa. Il colpo di scena arriva quando a presentare la Segre è Valerio Cerracchio, rappresentante della lista più votata nella giunta dell’Università. Apriti cielo. Infatti lo studente è vicino a un’associazione della destra giovanile romana, Generazione popolare. Quindi non è gradito: il Cerracchio è elemento non degno, secondo loro, di ricevere la signora Segre. In una lettera aperta gli studenti antifascisti chiedono al rettore di tornare sui suoi passi. Cerracchio “aderisce ad organizzazioni di stampo neofascista”. Il cerimoniale dell’Ateneo e i professori si dicono sconcertati della polemica: lo studente è stato scelto secondo i soliti criteri: un rappresentante della lista più votata scelto a rotazione delle diverse facoltà, e questa volta è il turno di ingegneria. Dunque nessuna forzatura.

Cosa faranno ora i comunisti?

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