Cina: l’ex leader Hu Jintao trascinato via durante il congresso del partito comunista, chiede spiegazioni, ma viene ignorato. Ecco la giustificazione dei media (Video)

Nel giorno della “incoronazione” di Xi Jinping al comitato centrale del partito comunista cinese, è andata in onda la clamorosa epurazione del suo anziano predecessore: le immagini e il video della riunione parlano chiaro, l’ex presidente cinese Hu Jintao, 79 anni, viene portato fuori dalla sala durante i lavori: è seduto accanto a Xi quando due uomini si avvicinano, parlano brevemente con lui e poi lo accompagnano fuori.

La versione ufficiale è che l’ex leader cinese Hu Jintao ha avuto un malore. È stato portato via ”dal suo staff, per motivi di salute” dalla sessione conclusiva del XX Congresso del Partito comunista. Lo scrive la Xinhua su Twitter spiegando che Hu ”è stato accompagnato in una stanza vicina alla sala dove si stava tenendo il meeting per poter riposare”. E ”ora sta molto meglio”, garantisce la Xinhua.

In un secondo post l’agenzia precisa che ”Hu Jintao ha insistito per poter essere presente alla sessione conclusiva del Ventesimo Congresso nazionale del partito, anche se non si era preso il tempo necessario per guarire”.

Sotto il profilo tecnico, il XX Congresso nazionale del Partito comunista cinese, che si tiene ogni cinque anni, ha modificato lo statuto del partito per riflettere ancor più l’ ‘ideologia’ del presidente Xi Jinping e sancirne il potere assoluto. I circa 2.300 ‘delegati’ del Partito hanno adottato gli emendamenti al termine dei lavori del Congresso iniziati il 16 ottobre a Pechino. Xi, 69 anni, è il segretario generale del Pcc dal 2012. Secondo la risoluzione, la sua posizione di “fulcro (core) del partito” e il suo pensiero politico hanno aiutato il partito a superare contraddizioni e problemi del Paese con 1,4 miliardi di persone.

Il Pcc e la Cina, si aggiunge, stanno affrontando una situazione complessa e sfide difficili che non hanno pari al mondo. Domani si riunirà per la prima plenaria il nuovo Comitato centrale del Pcc (fuori il premier Li Keqiang, Li Zhanshu, Han Zheng e Wang Yang) che dovrà approvare il nuovo Politburo e il suo Comitato permanente. Attesa anche la conferma di Xi come segretario generale del Partito-Stato per un inedito terzo mandato.

Nella risoluzione il Partito promette di rafforzare l’esercito per farne una “forza armata di livello mondiale” e di contrastare con determinazione le forze indipendentiste di Taiwan, l’isola di fatto indipendente che Pechino considera parte inalienabile del suo territorio e per la quale Xi vuole la “riunificazione”. E chi ha obiezioni o potrebbe farne, come l’ex leader Hu Jintao, viene accompagnato alla porta.

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