Ci siamo quasi, vaccino Pfizer: in arrivo le prime dosi

Ci siamo quasi. Da gennaio dovrebbe partire la campagna vaccinale. Infatti sono in viaggio verso l’Italia le prime dosi del vaccino Pfizer-Biontech contro Covid-19.

La prima fornitura dovrebbe raggiungere lo Spallanzani di Roma a Santo Stefano (il 26 dicembre). I tir con le 9.750 dosi destinate al nostro paese sono partite dal sito produttivo di Puurs in Belgio e dai confini italiani saranno scortati dalle forze dell’ordine.

“Iniziate le prime spedizioni del vaccino contro la Covid-19 sviluppato da BionTech e Pfizer dallo stabilimento belga di Puurs, verso “tutti i Paesi Ue, nello stesso momento”, ha scritto sui social network Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea. “Tra pochi giorni i primi europei verranno vaccinati. I vaccini saranno presto disponibili per tutti. Insieme supereremo la pandemia”, conclude.

Il vaccino arriverà in tempo dunque per il V-day del 27 dicembre, secondo Paivi Kerkola, Country Manager di Pfizer in Italia. “Nella settimana che inizia il 28 dicembre, la Pilzer ha assicurato che arriveranno altre 450 mila dosi che verranno portate nei 300 punti di somministrazione”, ha assicurato ì il commissario straordinario all’emergenza coronavirus Domenico Arcuri in conferenza stampa.

Saranno in tutto 27 milioni le dosi che arriveranno in Italia nel 2021, parte delle 200 milioni di dosi già acquistate dall’Ue.

Le prime 9.750 dosi saranno consegnate allo Spallanzani di Roma e poi distribuite per il V-day. Ma le consegne delle dosi di vaccino continueranno per tutto il 2021 “in conformità con i termini del contratto di fornitura”, fanno sapere le aziende. Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio in tutti i paesi dell’Unione Europea sarà BionTech. La distribuzione del vaccino sul territorio italiano sarà stabilita secondo i criteri di priorità definiti dal Servizio sanitario nazionale. E se il vaccino al momento è autorizzato per i soggetti sopra i 16 anni, “sono programmati studi sulla fascia d’età pediatrica”, ha fatto sapere Valentina Marino, direttore medico di Pfizer Italia, nel corso della conferenza stampa.

Nello studio clinico che ha portato all’autorizzazione, BNT162b2 è stato “generalmente ben tollerato senza problemi di sicurezza segnalati finora dal comitato di monitoraggio dei dati”, precisano le aziende. Pfizer e BionTech stanno sfruttando le principali capacità di produzione e distribuzione di vaccini di Pfizer per scalare, produrre e distribuire rapidamente grandi quantità di vaccino di alta qualità. Sulla base delle proiezioni attuali, la rete di produzione combinata di Pfizer e BionTech ha il potenziale per fornire fino a 1,3 miliardi di dosi entro la fine del 2021.

I test sono iniziati la settimana scorsa e ancora non ci sono dettagli”. Ma “sembrerebbe improbabile” che le mutazioni della ‘variante inglese’ del coronavirus “possano inficiare l’efficacia del vaccino Pfizer”, le cui prime dosi arriveranno il 26 dicembre in Italia, ha spiegato Valentina Marino, direttore medico di Pfizer Italia, nel corso della conferenza stampa. “Si sta verificando l’effetto della variante” britannica sull’efficacia del vaccino, a partire dal fatto che questa “corrisponde a un paio di mutazioni sulla proteina Spike. Sembrerebbe improbabile – ha detto l’esperta rispondendo a una domanda dei cronisti – che queste possano andare a inficiare l’efficacia del vaccino”.

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