By Lucia Gallo (per ith24)
Fin quando a scrivergli i comunicati ci sarà Rocco Casalino ex Grande Fratello “non Vip”, il Premier Conte sarà sempre oggetto di sfottò e critiche. Lo scivolone arriva a seguito dell’ultimo comunicato dove si lascia andare anche in campo religioso: “Sono giorni particolari perché ci avviciniamo a una festività a noi molto cara. Radicata nella nostra tradizione religiosa ma anche laica. È una festa che ci porta gioia, giorni lieti, li vivremo a casa. Sarebbe irresponsabile andare in giro. Pasqua significa, lo sanno bene i cristiani, passaggio. È il passaggio e anche il riscatto dalla schiavitù all’Egitto“.
La frase però non passa inosservata. Infatti la Pasqua a cui si riferiva era quella Ebraica e non quella Cristiana. Boom parte lo sfottò: “La informo che è per gli ebrei che la Pasqua ricorda l’uscita dall’Egitto, non per i Cristiani, per i quali – invece – la liberazione è intesa dalla schiavitù del peccato“, scrive un utente.
Presidè, si aggiunge un altro utente, ma dove ha fatto il catechismo? Da Cepu?
Insomma il Premier Conte non ne azzecca una, neanche sulla Pasqua.
Beh, io non seguo queste cose i tempo reale, non avendo la TV, ma a dire il vero quello di Conte non è necessariamente uno strafalcione o un lapsus: come è riportata qui la frase può essere anche interpretata ( e per come è scritta dovrebbe essere così ) “oltre al significato cattolico significa ANCHE il passaggio dalla schiavitù alla libertà ( ovvero il significato originario) .