C’è chi si finge vittima di maltrattamenti, e chi fingeva di avere “un cancro terminale”. Tutte balle, sbattuta in carcere per 5 anni (menti malate) a scapito anche delle famiglie

Quello che accomuna le menti criminali (nel 69% ignare della patologia), è il coinvolgimento, diretto o indiretto della famiglia. Sindrome di ritorno: quello che non si è ottenuto in età adolescenziale lo si cerca da grandi, a volte con conseguenze irreversibili per la stessa famiglia che, inconsapevole della patologia ne presta il fianco, consenso, appoggio. Secondo uno studio, alla base ci sarebbe proprio una profonda carenza affettiva associata a disturbi continui della personalità. La carenza, quella non accettazione, il rincorrerla e non trovarla, con il tempo genera instabilità, fino alla psicopatia. Addirittura creano espedienti autolesionisti. Come nel caso della ragazza di Treviso che pur di cercare approvazione dalla famiglia si ruppe il ginocchio con un martello attribuendo poi la colpa al marito. Dopo 14 mesi di indagini serragliate fu condannata a 18 mesi di reclusione.

E la storia di Standen segue la scia della scarsa carenza affettiva: mi sposo perché non mi accettano. Quella costante carenza col tempo ha generato una mente criminale. Non portandola più a distinguere il bene dal male. Ha iniziato a vivere una vita di apparenze tralasciando poi tutto al caso: “come viene così me la prendo”. Avrebbe affermato.

Ha finto di avere il cancro per farsi pagare il proprio matrimonio. La 29enne inglese Toni Standen ha fatto credere a tutti (famiglia e futuro marito compresi) di essere in punto di morte e ha deciso di far partire una raccolta fondi per realizzare il matrimonio. Si è anche rasa i capelli a zero per rendere la sua storia più credibile. 

Nessuno sospettava ed è così partita una gara di solidarietà tra decine di persone che hanno deciso di fare delle donazioni per aiutare la giovane donna. La truffa nasce dopo che, nel luglio 2017 intervistata da un giornale, aveva raccontato di avere un cancro. L’anno scorso una seconda intervista dove annunciava che la sua malattia era giunta allo stato terminale. 

Con la conseguente richiesta di esaudire il suo ultimo desiderio: sposarsi. A scoprire tutto è stata una sua amica. Dopo la scoperta della truffa la donna è stata denunciata e condannata a 5 anni di reclusione. 

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