C’è chi colleziona figure di mer**, come Di Maio, e chi gliela toglie la mer** dalla faccia, come Tommaso Claudi, l’eroe italiano a Kabul

«Rimarrò quindi tutto il tempo necessario, finché ce ne sarà bisogno». Le parole di Tommaso Claudi, ultimo diplomatico italiano rimasto a Kabul, emozionano al pari delle foto che stanno girando sui Social.

In giubbotto antiproiettile e con l’elmetto pronto a tracolla, prende in braccio il piccolo, che il padre stesso gli ha affidato, e lo solleva al di sopra della bolgia dantesca dell’aeroporto.
«Se stiamo riuscendo a portare a casa i nostri connazionali e chi ha collaborato con il nostro Paese lo dobbiamo anche a persone come Tommaso Claudi. Grazie Tommaso» ha scritto ieri il segretario generale della Farnesina, Ettore Sequi, postando su Twitter la foto diventata virale sui social, che lo ritrae con il bimbo tra le braccia. Non ha esitato a esporsi Claudi neppure durante la complessa operazione condotta dai carabinieri del Tuscania per espatriare le attiviste di Pangea: «È salito sui container per individuare nella folla stipata le persone che dovevano imbarcarsi per l’Italia – ha raccontato il responsabile dell’ong Luca Lo Presti – è andato ben oltre il suo dovere».

Sono ormai diverse le azioni di coraggio riconosciute a Tommaso Claudi che, a 31 anni da compiere il 30 agosto, è l’unico diplomatico italiano rimasto nel Paese riconquistato dai talebani. Molti, incluso Di Maio, che fa pure il ministro degli Esteri, lo hanno già promosso sul campo a console. In realtà è al primo incarico all’estero. Tecnicamente, nella formula della Farnesina è soltanto “secondo segretario commerciale a Kabul”.

Nella pratica sta riscattando le figuracce della nostra diplomazia. Se si pensa che Luigi Di Maio, a Ferragosto era in spiaggia, si ha un quadro della situazione. In queste ore sono andati via tutti da Kabul: dall’ambasciatore al console. Tranne Tommaso.

Tommaso Claudi è originario di Camerino. Nel curriculum di questo eroe italiano, che il 30 agosto compirà 31 anni, ci sono due lauree, una in Linguistica a Pavia, la seconda in Relazioni Internazionali alla Cattolica di Milano. Dal 2017 Claudi è segretario di Legazione in prova alla carriera diplomatica, confermato in ruolo dal 5 giugno 2018. Qualche mese dopo, nel gennaio del 2019, arriva come secondo segretario commerciale a Kabul.

Attualmente, il diplomatico italiano vive in un locale all’interno dell’aeroporto dove esercita un’incessante opera di rimpatrio degli italiani e degli afghani.  Appassionato di basket e ciclismo, il giovane diplomatico è molto attivo su Twitter nel rilanciare messaggi di pace e fratellanza tra il popolo afghano e quello italiano e la difesa dei diritti delle donne. Tra le pochissime foto sui Social che lo ritraggono, una di 4 anni fa con il presidente Mattarella, mentre gli stringe la mano visibilmente emozionato.

Su Twitter segue esponenti di diversi partiti, da Guido Crosetto a Pierluigi Bersani.  È “follower” della Farnesina, ma non di Luigi Di Maio. Almeno si è risparmiato le frasi che strumentalizzano il suo eroismo. «A #Kabul, davanti a una situazione drammatica – scrive lo “statista” di Pomigliano d’Arco – il nostro Console (ma non lo è ancora ndr) Tommaso Claudi è fino all’ultimo secondo utile in prima linea per aiutare il popolo afghano, insieme ai nostri militari. L’Italia non vi volterà le spalle. Grazie Tommaso, siamo tutti orgogliosi di te, del lavoro che stai facendo senza sosta, con amore e dedizione». Parole che poteva evitare, vista la gestione disastrosa della crisi afgana.  

Pubblicato da edizioni24

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