
Furti di moto e auto con la tecnica del “cavallo di ritorno“. Un’associazione a delinquere finalizzata principalmente al furto di motorini, in particolare Vespe 50 Special, è stata sgominata dai carabinieri della Compagnia di Misilmeri, in provincia di Palermo. Dieci i soggetti, tutti residente nel quartiere di Brancaccio, raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Termini Imerese: due, ritenuti capi e promotori dell’organizzazione, sono finiti in carcere; cinque agli arresti domiciliari e per tre è scattato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Le accuse vanno dal furto alla rapina, ricettazione, riciclaggio ed estorsione.
Secondo quanto emerso dalle indagini, coordinate dalla Procura di Termini Imerese e condotte dai Carabinieri di Misilmeri tra il febbraio ed il luglio del 2019, l’organizzazione era strutturata con uno schema gerarchico ben preciso e agiva secondo un modus operandi ben preciso basato principalmente sul metodo del cosiddetto “cavallo di ritorno”.