By Pasquale Aveta (per ith24)
Ormai la parola d’ordine di questo governo giallorosso è “errore”. Non ne azzeccano una. E mentre sbagliano, vogliono illuderci che va tutto bene mentre le nostre imprese stanno fallendo e chiudendo bottega.
Mentre l’INPS gioca con le parole: da in attesa di esito a: pratica accettata, senza inviare il bonifico. Oggi scopriamo che questa accozzaglia ha commesso, nonostante la calcolatrice, un errore, che mette a serio rischio la copertura della cassa integrazione.
Secondo quanto scrive l’agenzia Adnkronos, mancherebbero all’appello 7 miliardi di euro. A tanto ammonterebbe la cifra mancante emersa durante l’incontro avvenuto in videoconferenza tra i capi delegazione e il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri.
Ora tra incompetenti si cerca l’incompetente, ed è molto difficile. Perché tra gli incompetenti all’Inps e quelli del ministero, ministro Gualtieri a capo, ne sono tanti.
Infatti si prevede che, per correre ai ripari e salvare le imprese in difficoltà, l’ingresso nel capitale dello Stato con una quota fino al 49% delle piccole imprese, utilizzando il fondo del Mise. Per la fascia di imprese tra 5 e 50 milioni interverrebbe sempre il Mise, presumibilmente tramite Invitalia. Per quanto riguarda invece le imprese medio grandi, ovvero quelle sopra i 50 milioni di fatturato, interverrebbe invece Cdp con un fondo ad hoc al di fuori del bilancio della stessa cassa.
Ma intanto le proteste contro Giuseppe Conte e il ministro Gualtieri proseguono. Difatti, i ritardi nell’invio di liquidità ha aumentato il malcontento nel paese ed alzato la protesta: vergognatevi, mentre voi giocate, incassando regolarmente i vostri stipendi, noi chiudiamo.
Quest’ articolo ha detto tutto, un paese in ATTESA DI MORIRE!!!! Grazie Conte, Grazie INPS, Criminali a piede libero!!!