Caso Palamara, l’Avv. Taormina denuncia i reati di Anm e Csm. Dall’abuso d’ufficio alla corruzione

By Gaetano Daniele

Sullo scandalo che ha coinvolto l’ex Capo dell’Anm Luca Palamara, accusato di corruzione, e dove proprio in queste ore la cassazione ha chiesto pene disciplinari severe, l’avv. Carlo Taormina torna a denunciare un sistema che forse non ha mai convinto.

“Ecco i reati per i quali denunzio componenti dell’Associazione nazionale magistrati e componenti del Consiglio superiore della magistratura. Sulla base delle carte e delle dichiarazioni di Palamara”. 

L’avvocato Taormima, fa una sorta di elenco delle violazioni commesse dalle toghe. Il caso Palamara, quello di Di Matteo-Bonafede, e quello che dovrà ancora emergere, visto l’inizio,, ci fa capire in che mani eravamo prima che uscisse tutto allo scoperto.

Ma la denuncia di Taormina è ben articolata: “Concorso in abuso d’ufficio per aver abusato dell’ufficio nella nomina o nella assegnazione di incarichi direttivi. Violando l’articolo 26 della legge n. 160 del 2006 che impone la sola valutazione del merito. E non dell’appartenenza correntizia. Con danno del concorrente che doveva vincere il concorso. E con vantaggio patrimoniale del concorrente dichiarato vincitore. E che avrebbe dovuto perdere il concorso”.

E ancora: “Per aver nominato o assegnato incarichi direttivi violando la legge 160 del 2006. Che prevede che vincitore del concorso sia solo il migliore per merito. E per aver invece determinato la vincita del magistrato appartenente ad una determinata corrente. La quale avrebbe promesso di trattare uno o più processi. Dei quali dovrà interessarsi in un modo piuttosto che in un altro”.

Infine, sull’aubuso d’ufficio, nota: “l’Anm e il Csm avrebbero concorso in falso ideologico per induzione. Colpevoli anche del reato di associazione per delinquere. “Finalizzata alla consumazione di un indeterminato numero di reati. Per aver costituito un sodalizio tra appartenenti alla Anm e al Csm. Predisposto in modo tale che, al momento delle nomine,  tutto era pronto per la consumazione dei reati fine. Avvalendosi della stabilità dell’organizzazione integrata dai due organismi di straordinaria affidabilità. E capace di conferire assoluta prevedibilità dei risultati di interesse dei singoli magistrati associati”.

Insomma, il punto di domanda di Taormina è cristallino:.”A Roma è tornato il porto delle nebbie?”

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