[…] Caso Ciro Grillo, rinviato a giudizio insieme ai sui amici per stupro di gruppo. Bongiorno: “Abbiamo la scatola nera”

Ciro Grillo e i suoi tre amici, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria, sono stati tutti rinviati a giudizio con l’accusa di violenza sessuale di gruppo. Lo ha deciso la gup Caterina Interlandi dopo un’ora di Camera di consiglio. E’ stata così accolta la richiesta del Procuratore Gregorio Capasso. Si terrà il prossimo 16 marzo la prima udienza del processo. “L’impianto accusatorio ha retto. E’ stata accolta la nostra richiesta, ora si farà un processo e si vedrà”. Di più non vuole aggiungere il Procuratore di Tempio Pausania, Gregorio Pausania.

“La mia assistita è finita sul banco degli imputati”. E’ la denuncia di Giulia Bongiorno che difende la giovane italo norvegese che ha denunciato Ciro Grillo e i suoi tre amici. “Il giudice ha ponderato, ha approfondito e ha scelto – dice – . Se mi chiedete se sono felice la mia risposta è no. Perché la mia assistita sta soffrendo tuttora- ha specificato la Bongiorno. “Se mi chiedete invece se sono soddisfatta, la mia riposta è si perché veramente, come mai prima di ora, ho assistito a una volontà di sgretolare atti che hanno un significato. C’è stato un accanimento contro la mia assistita – inisiste- che è stata messa sul banco degli imputati: e non mi riferisco ai difensori ma a quello che ho letto, sono stati distorti gli atti”. “Ci sono tanti riscontri contro gli imputati, ma abbiamo anche la ‘scatola nera’. Che comprende tutte le intercettazioni e le chat, come quelle della mia assistita nella stessa notte dello stupro”. Lo ha detto la legale della ragazza italo-norvegese uscendo dal Tribunale 

“Ho letto di tutto in questo processo”, si sfoga l’avvocato della ragazza italo-norvegese. “Poi sono veramente stufa di leggere piccoli pezzettini di atti isolati che vengono interpretati male. Oggi il giudice ha dato una risposta a questa frammentazione del materiale probatorio, materiale consistente”. L’avvocato Bongiorno ha concluso. “Oggi è il giorno dopo il 25 novembre. Ecredo che anche questa giornata è importante, sappiamo tutti cosa vuol dire il 25 novembre – dice -. Quando sono arrivata pioveva fortissimo e ho visto all’improvviso un arcobaleno, che mi ha fatto pensare che anche le cose più difficili poi possono in qualche modo fare tornare il bello”. “Assisto tantissime donne che dopo questo processo non hanno voglia di denunciare”. “La mia assistita sta soffrendo moltissimo. Per lei è molto pesante quello che sta subendo. Deve tenere la tv spenta, sono stati pubblicati i suoi dati anagrafici, tutto questo è gravissimo”.

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