Cartelle esattoriali: spuntano le prime ipotesi del Decreto rilancio: il saldo e stralcio fino a 50mila euro

Nel decreto Sostegno rientrerà lo stralcio di tutte le cartelle esattoriali ricevute tra il 2000 e il 2015. Lo prevede la bozza del decreto Sostegno che interviene anche sulle cartelle esattoriali già inviate, i cui versamenti sono sospesi fino al 30 aprile, e che dal primo marzo farà ripartire la macchina  della riscossione con la notifica dei nuovi atti. Le scadenze sospese andranno saldate “entro il sessantesimo giorno” dal termine della sospensione.

Quanto allo stralcio, nella bozza del decreto la misura compare, senza però che venga specificato l’importo delle cartelle prese in considerazione. Nella relazione tecnica sono elencate addirittura sei ipotesi: 3.000 euro, con un costo per lo Stato pari a 730 milioni. 5.000 euro, con un costo di 930 milioni. 10.000 euro, con un costo di 1,5 miliardi. 30.000 euro, con un aggravio di circa 2 miliardi; 50.000 euro, in questo caso di 2,3 miliardi. Infine, nel caso della cancellazione di tutte le cartelle dei 15 anni, il costo per lo Stato si aggirerebbe sui 3,7 miliardi.

Nello specifico, i tecnici del Ministero starebbero lavorando allo stralcio delle cartelle esattoriali, fino a 5.000 euro e risalenti agli anni che vanno dal 2000 al 2015, saranno cancellate. Si tratta di 65 milioni di atti sui 137 milioni totali stipati nel “magazzino” dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione. Lo Stato cancellerebbe debiti dei contribuenti per una settantina di miliardi e il costo per il Tesoro sarebbe di 930 milioni. Non è l’unica misura. Viene confermato il congelamento per altri 2 mesi, fino al 30 aprile della notifica e del pagamento dei 56 milioni di atti congelati per la pandemia.

Si tratta di una sorta di riedizione dell’annullamento delle somme dovute all’erario fino a mille euro, introdotto nel 2018, contro cui Dem e Leu, allora all’opposizione, votarono contro. Maria Cecilia Guerra, sottosegretaria al Tesoro (in quota Leu), lascia intendere che la posizione non cambia. «Io sono favorevole a operazioni di smaltimento del magazzino se sono focalizzate sui crediti inesigibili, come ad esempio quelli delle imprese fallite». Quindi, Pd e Leu potrebbero fare le barricate contro una nuova rottamazione.

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