Carola Rackete “la fa franca”, Giorgia Meloni: “La Spagna schiera l’esercito, da noi chi umilia lo Stato la passa liscia”

Carola Rackete la fa franca. La gip di Agrigento Alessandra Vella ha accolto la richiesta della Procura di Agrigento di archiviare l’inchiestaNon può che commentare con amarezza mista a sconcerto Giorgia Meloni: “In Spagna schierano esercito e in Italia chi sperona Gdf la passa liscia”. Questa è, infatti, la “morale” che i trae dalla vicenda.

“Archiviazione definitiva per Carola Rackete. In Spagna viene schierato l’esercito per fermare gli sbarchi e in Italia chi sperona una motovedetta militare della Guardia di Finanza – per portare immigrati irregolari – la passa liscia”. Lo scrive dai sui canali social Giorgia Meloni. E aggiunge una nota significativa: “Che rispetto può avere l’Italia nel mondo se viene permesso di umiliare lo Stato in questo modo senza subire alcuna conseguenza?”. Questo rimane il punto dolente della questione Carola Rackete. Secondo la Procura di Agrigento la comandante della Sea Watch avrebbe agito per stato di necessità: aveva il “dovere di portare i migranti in un porto sicuro”, si esprime il gip. Carola Rackete aveva il dovere di salvare vite umane.

“Con l’archiviazione dell’inchiesta su Carola Rackete il gip di Agrigento ha riconosciuto il dovere di salvare vite umane, sostiene  l’avvocato Salvatore Tesoriero, legale di Carola Rackete. Il “fine”, dunque sembrerebbe giustificare i “mezzi”: forzare  il blocco, accendere i motori e andare  allo scontro “fisico” con  la motovedetta della Guardia di Finanza sarebbe lecito, in base alla motivazione dell’archiviazione. Perché valeva l’imperativo di salvere vite umane. Assurdo. Ricordiamo che nello scontro nessuno si fece male, ma sia i finanzieri che gli stessi migranti a bordo  hanno rischiato. Fu per questo motivo per  Carola Rackete scattarono gli arresti domiciliari. Ma ai primi di luglio del 1919 il Gip della città siciliana, la stessa Alessandra Vella, revocò tutto.

Giorgia Meloni parte dalla vicenda Carola Rackete per fare un ragionamento più vasto: “5.000 migranti. È questa la previsione, secondo analisi governative, degli sbarchi che nei prossimi mesi l’Italia potrà subire- aveva scritto in un precedente post nella mattinata- . Numeri preoccupanti in vista di un’estate già devastata da coprifuoco e restrizioni. Che scoraggerebbero ulteriormente l’arrivo di turisti nella nostra Nazione. Il ministro Lamorgese ci dica subito se ha intenzione di difendere i confini nazionali o condannarci ad essere il campo profughi d’Europa. Stride per contrasto l’esempio della politica spagnola dove il governo di sinistra usa metodi diversi da noi, diciamo così: WMentre la Spagna schiera l’esercito per fermare l’immigrazione clandestina, in Italia la sinistra tiene i porti spalancati. E lascia la Nazione preda facile di Ong immigrazioniste e scafisti senza scrupoli. Difendere i confini è un dovere: i buonisti a tutti i costi riusciranno mai a comprenderlo?”.

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