Caro Fedez studia Pasolini: il sesso esibito non è libertà ma solo volgare consumismo

Diciamocele tutte, nemmeno le provocazioni sono più quelle di una volta. Basterebbe questo per bocciare mister Fedez, l’eterno bambinone in fasce che si è portato la famiglia a Sanremo e le ha tentate tutte pur di far parlare di sé. Prima l’appello a Giorgia Meloni per legalizzare la cannabis, poi lo show in finale con Rosa Chemical.

Sul bacio maschile era decisamente più sexy e più innovatore il presidente Breznev, compagno segretario del PCUS e come tale conservatore rigido, sessant’anni fa. Il bacio sulla bocca, peraltro titolo di uno dei capolavori di Ivano Fossati, fu un gesto rivoluzionario quando Ferdinando Aiuti, immunologo, volle dimostrare agli untori che l’AIDS , allora temibile emergenza, non era una peste da contagio immediato.

Il guaio e la fortuna di Fedez, che fa più tenerezza ancora quando si trasforma in un crociato di diritti civili, è la sua crassa ignoranza. Anche e soprattutto in tema di omosessualità, argomento che non ha connotazioni politiche dal punto di vista estetico.

Immaginare Margherite Yourcenar scrivere Memorie di Adriano dipingendo come Fedez gli amori proibiti del magno imperatore sarebbe impossibile. Così come ( a proposito della presunta omofobia di destra) bisognerebbe ricordargli Mishima e il suo folle amore per Morita oppure i tormenti di un grande pensatore cattolico come Giovanni Testori, l’ansia di Michael Foucault, finanche l’ironia amara di Pasolini e gli scambi epistolari pubblici con Moravia, oltre cinquant’anni fa, per dimostrare tutta la sua manifesta disconoscenza di mondi interiori che non si sentirebbero rappresentati dalla sua volgarità.

Ecco, il tema è la volgarità. La più turpe insidia per la sessualità, comunque essa sia, e senza dubbio la sua stessa negazione. La volgarità non è la cifra della eziologia di un rapporto sessuale ma la sua rivendicazione a stato di necessità fisiologica. Lo scrivevano autori non certo di destra come Bataille, evidenziando come il rapporto tra due persone, etero , omo etc, abbia una sua naturale funzione se racchiuso nella intimità. Descritto in quel modo da Fedez , davanti al pubblico pagante, diventa un puro impulso ormonale, svilendo qualsiasi elemento di partecipazione e di libertà, di reciprocità e condivisione .

È questa la rivoluzione dei costumi nel 2023? Rendere completamente consumabile ciò che per sua natura appartiene agli individui ? Alla domanda dovrebbero rispondere i tutori della libertà assoluta che pensano di usare ogni possibile occasione per una narrazione soggettiva e inesistente di un Paese omofobo e vittoriano. Togli la castità ai sensi e avrai tolto loro qualsiasi suggestione. Una massima che i nuovi , improbabili testimonial del relativismo etico non comprendono. Sempre Pasolini, che pagò la sua omosessualità con l’espulsione dal PCI, profetizzava il rischio che il consumismo potesse fagocitare nel tempo anche l’intimità , violandone la sua vocazione privata. Lo scandalo maggiore di questo festival è proprio la cancellazione di una sfera che non può essere condivisa pubblicamente, oltre alla ripetizione noiosa di uno schema di conformismo che non ha alcun carattere trasgressivo. Solo noia.

Pubblicato da edizioni24

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