Caro energia, la rivoluzione in Basilicata: arrivano le bollette del gas a zero euro. L’operazione è a firma centrodestra

La crisi energetica rappresenta per governo e regioni una vera e propria sfida per la ricerca di soluzioni che offrono ai cittadini la possibilità di traghettare, con meno aggravi possibili, i mesi invernali durante i quali i costi energetici sono aggravati dalla necessità di fronteggiare le più basse temperature. La Basilicata, regione italiana sul cui territorio insiste uno dei più grandi giacimenti petroliferi d’Europa, ha avviato azioni straordinarie per contrastare l’aumento eccessivo dei costi energetici. Un accordo sottoscritto dalla Regione Basilicata con Eni, Shell Italia e TotalEnergies, gestori del giacimento, garantisce alle famiglie lucane l’azzeramento dei costi del gas naturale e relativa  imposta sul valore aggiunto. Tale misura, pienamente complementare, con l’azzeramento degli oneri di sistema programmati dal governo Meloni fino a  marzo, consente a molte famiglie lucane di ricevere bollette gas a zero euro.

Gli oneri di sistema del gas sono costi fissi presenti in bolletta per coprire diversi generi di spesa le spese relative al sostegno delle energie rinnovabili, nonché interventi a copertura per servizi di interesse generale per l’intero sistema del gas. Ritornando all’accordo sottoscritto dalla Regione Basilicata con le compagnie petrolifere, ammontano a 1.795.986 i Megawatt-ora che saranno erogati ogni anno a titolo completamente gratuito.

Com’era prevedibile i lucani hanno aderito in massa all’iniziativa. Nei primi 15 giorni del Bando “Bonus Gas” sono state circa 100.000 le autocertificazioni presentate sulla apposita piattaforma gestita dalla società APIBas. Si tratta di un risultato importante, dato che il 59% della popolazione maggiorenne in Basilicata ha lo Spid, con circa 244mila identità rilasciate. Per consentire una piena adesione la Regione Basilicata ha deciso di non imporre scadenze per presentare la domanda. Quella della Regione Basilicata è una strategia energetica che non ha precedenti in Europa e non a caso sta attirando l’attenzione dei media nazionali ed europei. Si basa su due gambe – bonus gas e bando per i non metanizzati – e punta nel breve termine a dare un sostegno immediato ai lucani e nel lungo termine all’autosufficienza energetica delle famiglie lucane.

Alle famiglie non metanizzate sarà erogato un contributo a fondo perduto, per l’acquisto e l’installazione di impianti di produzione di energia elettrica e/o termica alimentati da fonti rinnovabili e/o sistemi di accumulo di energia elettrica. Nell’ordine: impianto fotovoltaico connesso in rete, impianto solare termico, impianto micro eolico, sistema di accumulo, pompa di calore. I beneficiari della misura hanno diritto al consumo gratuito dell’energia elettrica prodotta attraverso gli impianti oggetto del contributo. Tale vantaggio durerà per tutto il ciclo di vita degli impianti. Nel caso dei pannelli solari o fotovoltaici, la durata media è di 25 anni. L’accordo tra Regione Basilicata e compagnie petrolifere garantisce inoltre investimenti in progetti di sviluppo sostenibile per 190 milioni di euro in dieci anni, che saranno destinati alle aziende per la realizzazione di progetti di sviluppo sostenibile.

Pubblicato da edizioni24

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