Calcagni a ith24: “Ringrazio Dio e i medici, perché senza il loro aiuto non potrei donarmi agli altri”

Carlo Calcagni – Colonnello del Ruolo d’Onore – Esercito Italiano

By Carlo Calcagni

Si può vivere bene, anche con una malattia cronica grave, anche grazie a quei medici straordinari che, oltre a mettere in campo la propria professionalità, riescono a trasferire nei malati la forza d’animo e il coraggio di combattere.

Ho avuto la fortuna di incontrare medici che incarnano al meglio questa rarissima categoria. A loro sarò grato per tutta la vita, per avermi infuso, oltre alle terapie cliniche, terapie motivazionali che non sono ancora previste dai protocolli di medicina. Ringrazio Dio e i medici, perché senza il loro aiuto non potrei donarmi agli altri senza nulla chiedere.

Io faccio una vita praticamente normale, tanto che potrebbe sembrare strano anche a me, se non fossi proprio io a vivere tanto dolore e tanta sofferenza sulla mia pelle.

Il Colonnello Calcagni incontra gli alunni dell’Agrario e del Liceo Classico di Avellino

La consuetudine identifica il malato come un moribondo in un letto d’ospedale e vuole che davanti alla malattia, si veda la fine; invece, io sono la dimostrazione che c’è ancora vita!

Tanta vita, tanto attesa, tanto desiderata!

Come non ammettere il merito, di aver sperimentato questo continuare a VIVERE, molto differente dal SOPRAVVIVERE, nonostante la malattia, e l’aver messo in pratica e concretizzato tutto questo da 20 anni a questa parte?

Devo tutto alla mia forza, alla mia costanza, alla mia determinazione e all’averci creduto fino in fondo, sempre e comunque, nonostante tutto, anche davanti a sentenze che avrebbero tolto ogni speranza a chiunque.

La mia più grande vittoria la devo a me stesso, ma anche a tutti quei medici che, in tutti questi anni, ho avuto la fortuna di incontrare e che si sono presi cura di me, senza trascurare, mai, il lato umano e psicologico.

Proprio loro hanno individuato le strategie terapeutiche più adatte e, con la medesima costanza con cui pedalo io, hanno passato giorni e notti a studiare, ipotizzare, verificare e sperimentare con me le loro intuizioni, sacrificando uscite, giovinezza, famiglia, tempo libero, pur di individuare le migliori strategie terapeutiche e dar vita a macchinari e farmaci in grado di contrastare, efficacemente, l’avanzata di questi mali.

“Insieme” possiamo farcela!

Questo è uno straordinario risultato di squadra: noi pazienti affidiamo la nostra vita nelle loro mani, con fiducia, determinazione, costanza e tanta pazienza, mentre i medici mettono in campo le competenze, l’impegno, l’intelletto e la professionalità.

Si può VIVERE bene anche con una grave malattia, cronica, degenerativa ed irreversibile: questo è il vero miracolo della Vita, quella Vita che abbiamo ricevuto in dono alla nascita ed a noi spettano il diritto ed il dovere di viverla fino in fondo, senza sprecarne un solo istante.

Quello che voglio dimostrare a tutti, con il mio esempio, è che, SÌ, si può vivere bene anche dentro un corpo “devastato e messo alla prova dalla malattia”.

È la volontà che mi spinge oltre ogni limite umanamente comprensibile e che alimenta il mio desiderio e la sete di Vita, con la consapevolezza che non possiamo restare indifferenti nel vedere le persone arrendersi di fronte agli ostacoli e buttar via la propria vita senza provare a rimetterla in piedi, di fronte a qualunque difficoltà.

È per questo che mi spingo sempre “oltre”: per mostrare agli altri che non ci si deve arrendere e non si deve rinunciare a “VIVERE”, anche quando travolti da eventi negativi: “Non tutti i mali arrivano per nuocere”, perché sono proprio le difficoltà a renderci più forti e resilienti.

Ringrazio Dio ogni mattina, per il nuovo giorno che mi viene donato, per ogni alba che ho la possibilità di poter ammirare e così per ogni anno che trascorre e che ho imparato a VIVERE con una sempre maggiore umiltà e semplicità.

Se hai il coraggio di non fermarti nella tua zona comfort, ma riesci a guardare “oltre”, affrontando l’ignoto e le paure, e lo fai credendoci fino in fondo, fino all’ultimo respiro, a volte accade sul serio che, nonostante tutto, si può VIVERE una Vita più piena e umanamente più ricca.

Pubblicato da edizioni24

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