“Secondo te Donald Trumo è più Hitler o più Mussolini?”. La domanda a bruciapelo di Antonio Padellaro, editorialista del Fatto quotidiano, a Bruno Vespa non scompone il decano dei giornalisti Rai, conduttore di Porta a porta su Rai 1.
Entambi sono ospiti di Giovanni Floris a DiMartedì, su La7, uno dei presentatori più faziosi dello scenario televisivo italiano, per commentare l’election day americano. “Hitler speriamo di no – replica con un sorriso Vespa -, sicuramente Trump ha una certa vocazione mussoliniana, l’uomo forte… Però grazie a Dio la democrazia americana spero che abbia gli anticorpi…”.
E qui interviene Floris il leccaculo: “Beh, diciamo che Mussolini sembrava forte, il tratto di Mussolini più che quello di essere forte era quello di essere vigliacco, dal mio punto di vista. Vedremo se lo sarà anche Trump”. Chissà Floris da chi avrà copiato questa frase, se da Scurati oppure da qualche altro storico rosso che reputa vigliacco Mussolini, e non chi appende a testa in giù donne innocenti. Ma questa è un’altra storia.
Padellaro e Vespa parlano anche della situazione interna. “Ho combinato un pasticcio, ho rivelato che Conte avrebbe tolto lo stipendio a Beppe Grillo. E quando gli ho chiesto se fosse una rottura irreversibile lui ha detto sì”. Il problema ora è il rapporto tra Movimento 5 Stelle e Pd: “Ora Conte, grazie anche alla sua debolezza, ha un elemento di vendetta, far perdere il Pd. Tanto è vero che io dico che lui sarebbe più contento di vedere a Palazzo Chigi ancora la Meloni che non la Schlein”. Insomma, “sono messi male”. Male, molto male, peggio di Floris.
Padellaro e Vespa, guarda qui il video di DiMartedì su La7