Boom Scoppia il caso Luigi Di Maio, Gallera e Salvini lanciano la bomba: “Sapeva dell’emergenza in Italia e regalava materiale sanitario alla Cina”

By Gaetano Daniele

Una bomba contro il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e non solo. Anche perché a far saltare il banco sono state le indiscrezioni lanciate dal corriere in merito al piano “top secret” del ministro della Salute Roberto Speranza, nella quale prevedeva fino a 800 mila morti.

E non ci riferiamo a due settimane fa, no, perché l’allarme era sulla scrivania in un periodo in cui il presidente del Consiglio ci diceva che l’Italia era prontissima per affrontare qualsiasi tipo di allerta medica e buona parte dei nostri scienziati come Burioni, definivano il Coronavirus una malattia poco più fastidiosa di una comune influenza.

E se da un lato l’allarme era palese, dall’altro si faceva tutto e niente. Ma la cosa ancor più grave, riguarda Luigi Di Maio, infatti, il 15 febbraio il ministero degli esteri ha spedito migliaia e migliaia di mascherine nientepopodimeno che in Cina e noi italiani solo 7 giorni dopo e cioè il 22 febbraio abbiamo scoperto la gravità della cosa. Cosi ha tuonato Giulio Gallera, che precisa: “spero nessuno fosse consapevole del rischio, altrimenti sarebbe ancora più grave”

Ma al grido di ingiustizia di Gallera si aggiunge quello del leader della Lega Matteo Salvini, che nota: “È chiaro che, finita l’emergenza sanitaria, dovranno emergere le responsabilità. Si legge sui giornali, in queste ore, di un piano segreto di emergenza, che sarebbe stato studiato dal ministero della Salute ma tenuto nei cassetti per non preoccupare la gente: se così fosse sarebbe di una gravità incredibile”.


Ma al coro si aggounge anche il governatore del Veneto Luca Zaia: “Di questo piano non sapevo nulla, e sono rimasto decisamente sorpreso. È fondamentale che il ministro della sanità chiarisca e se è vero che avevano previsto uno scenario così grave da non far divulgare, era giusto che i governatori ne fossero informati: avremmo potuto prendere provvedimenti d’emergenza, come la confisca di strutture da utilizzare per la sanità d’emergenza”.

Insomma, Speranza e Di Maio, dovranno dare molte spiegazioni in merito a questo piano segreto che non era dato sapere per non creare allarmismi. Ma se da un lato non vuoi creare allarmismi, dall’altro devi prevenire, e non aspettare che il virus ti mangi, o, come nel caso di Di Maio, inviare addirittura mascherine in Cina che potevano tornare utili alla tua gente. Ecco, fin quando ci affidiamo all’Allegro Chirurgo, poi non lamentiamoci se ci mettono la milza al posto della rotula.


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