By Pasquale Aveta (per ith24)
Ma in che mani siamo? Sembra di vivere in un realtà show. IMai così tanta insipienza e incompetenza.
E a smentire il premier Conte davanti al Pm di Bergamo, ci ha ornato Roberto Speranza che, attraverso una intervista al Corriere della Sera, nota: “Rifare tutto? Sinceramente non lo so”. Cosa?
E ancora: “Ci sarà modo di ragionare su tutto e lo farò con la massima serietà. Quel che è certo è che ho sempre agito avendo a cuore la salute e la vita delle persone”.
Per fortuna che Speranza ha pensato alla salute degli italiani. Non osiamo immaginare cosa sarebbe successo se non lo avesse fatto. Ma l’impressione è che nel governo ciascuno giochi una partita individuale e non di squadra, e che in qualche modo sia cominciato lo scaricabarile nei confronti del premier.
Anche se poi quando si tratta di poltrone e ministero, Speranza si riguarda bene: “Questo governo a tutte le energie e le forze per poter interpretare la fase di ricostruzione a cui siamo chiamati dopo aver gestito quattro mesi durissimi. Ora la sfida vera e trasformare una crisi così profonda in opportunità di ripartenza”.
Se per Speranza la ripartenza sono gli Stati generali dell’economia, mentre il Popolo si muore di fame, vuol dire che siamo messi veramente male.
E sulla proposta di un rimpasto di governo, Speranza è irremovibile: “Giusto che ognuno di noi alzi sempre l’asticella per fare di più e meglio, ma questa è la squadra. Nessun rimpasto, è il momento delle grandi idee e non di discutere delle caselle. La stagione del rigore e dei tagli alla spesa pubblica si va a archiviando, dobbiamo lavorare per ridurre le diseguaglianze e far ripartire la domanda”.
Il governo reggerà all’autunno? “Serve un maggior afflato politico. Credo che l’alternativa alla destra si costruisca attorno all’asse tra centrosinistra e M5s“.
Più chiaro di così non si può.
