Con i governi esteri si tratta, ma mai per favorire scafisti o finanziare terroristi. Troppe ombre dietro al viaggio del tutto inusuale di Giuseppe Conte in Libia. Il premier, è dovuto volare a Bengasi per liberare i pescatori siciliani, giusto. Anche se mi domando come si possono scambiare pescatori per scafisti? Un po come i fischi per i fiaschi. E mi riferiscono che avrebbe venduto cara la pelle. Si. Quella degli italiani.
Del resto è semplice: per sapere se sia vero quanto sostiene questa fonte, secondo cui ci sarebbe stasto un accordo di scambio di prigionieri con l’Italia per una estradizione di 4 scafisti Libici, bisigna trascinare ith24 in Tribunale. Così riveliamo la fonte. Anche perché se fosse confermato, mi viene difficile paragonare 4 scafisti che trattano esseri umani con pescatori onesti che sacrificano la loro vita, le loro famiglie e i propri figli, restando fuori anche per settimane.
Secomdo una prima ricostruzione le accuse già sarebbero state respinte dall’avvocato Michele Andreano, il legale incaricato dall’ambasciata libica a Roma di difendere i quattro presunti scafisti. Questi ultimi a detta della Libia non sarebbero altro che “calciatori”, ma in Italia sono stati nel 2015 coinvolti per il naufragio di un’imbarcazione che costò la vita a 40 migranti. Intanto della liberazione dei pescatori si occuperà il Copasir, il Comitato parlamentare che vigila sull’operato dei nostri servizi segreti.
E vogliamo fare una scommessa? Ith24 non verrà querelato, e da qui a 30 giorni sarà tutto insabbiato come sul presunto riscatto milionario pagato ai terroristi per la liberazione della giovane coperante Silvia Romano.