By Fabio Vacca (per ith24)
Lo Stato perde due volte. Finisce in manette Il procuratore capo di Taranto, Carlo Maria Capristo.
Il fascicolo è stato aperto dai suoi stessi colleghi di Potenza. Le accuse sono pesanti, infatti riguardano pressioni che Capristo avrebbe esercitato su un magistrato di Trani poco dopo il suo trasferimento a Taranto.
Per il procuratore capo Capristo si mette davvero male, considerato che già pende un’accusa per abuso d’ufficio mossa dai magistrati di Messina nell’inchiesta sul “sistema Siracusa“, una presunta organizzazione che secondo l’accusa era in grado di pilotare le decisioni del Consiglio di Stato, ma anche di aggiustare le richieste provenienti da magistrati e politici.
Insomma l’antistato nello stato.